Riassunto delle puntate precedenti:
Prima puntata: Un vigile urbano in servizio a Teano Scalo eleva due contravvenzioni di ottanta euro, ad altrettante insegnanti del Plesso Scuola Elementare responsabili di aver parcheggiato la propria auto tra la strada ed il marciapiede. Le due insegnati protestano con il Sindaco Picierno e contestano che nel parcheggio loro riservato c’era parcheggiata la macchina di suo figlio. “Si assumerà le sue responsabilità” fu la risposta seccata del Primo Cittadino
Seconda puntata: Il giorno successivo scompare il segnale di “parcheggio riservato” davanti al Plesso scolastico. Il comandante dei vigili precisa che non esistono i parcheggi riservati secondo il codice della strada. Risolto il problema, il figlio del sindaco non si dovrà più assumersi le sue responsabilità però nessuno chiarisce chi aveva messo il parcheggio riservato.
Terza puntata: dopo qualche giorno, ricompare nello stesso posto, un segnale ma di divieto di sosta tranne che dalle ore 7,30 alle 8,30 e dalle 12,30 alle 13,30 per gli scuola bus. Dunque area non più parcheggiabile ma di solo disimpegno per i mezzi pubblici a garanzia della sicurezza dei ragazzi.
Quarta puntata:
In questo pezzo di paese, si sta svolgendo forse la più grande farsa mai realizzata a cielo aperto, in rapporto alle dimensioni del tratto di strada. Dopo quanto vi abbiamo raccontato nei giorni precedenti, che scherzosamente abbiamo elencato come puntate di una telenovela, oggi nostro malgrado siamo costretti a ritornarci sopra per dire che, al danno del ridotto spazio di parcheggio, ora si aggiunge la beffa degli scuola bus.
Ci è stato infatti segnalato che il famoso parcheggio protagonista di tante vicende, con destinazione finale solo per le soste degli scuola bus, come area di sicurezza per il saliscendi dei ragazzi della scuola elementare, è invece ora solo un’area dove i cani fanno sosta per i loro bisogni fisiologici. Alcune foto scattate dagli attenti e niente affatto sprovveduti abitanti del posto, mostrano come le soste degli scuola bus non solo non vengono effettuate nel parcheggio loro riservato ma, addirittura, tra il marciapiede e il fondo stradale, ostruendo vistosamente il fondo stradale a danno del traffico verso la Stazione. A quell’ora di solito c’è un vigile di servizio che probabilmente deve essersi distratto se, fino ad oggi, non risulta di aver elevato alcuna contravvenzione ai mezzi comunali, parcheggiati sul marciapiede, lo stesso su cui erano parcheggiate le auto delle due insegnanti.
E visto che ci troviamo a Teano Scalo, in prossimità della scuola, ci è stato segnalato che l’altro ieri, verso le 8,30, il vigile di servizio si aggirava intorno ad un’alfa romeo 159 di colore scuro, parcheggiata sul marciapiede, senza però decidersi ad elevare la solita contravvenzione. Alcuni cittadini presenti sul posto chiedono allora al vigile perché non provvedeva ad elevare la contravvenzione a quell’auto. Il vigile imbarazzato rispose che stava verificando se il proprietario era andato dal tabaccaio o era partito con il treno. Purtroppo la prolungata assenza del proprietario dell’auto ha costretto il vigile, controllato a distanza, a compilare il mitico bollettino e fissarlo sotto il tergicristallo dell’auto di cui senz’altro ne conosceva la proprietà.
Un piccolo particolare: l’auto era dell’altro figlio del sindaco Picierno.
Cinzia Chirico