E’ stato sufficiente che da qualche parte si accennasse alla possibilità che nel centro storico e nella immediata periferia di Teano, possano ricomparire le strisce blu, e apriti cielo si è aperto un dibattito tra i favorevoli (pochi) ed i contrari (molti).
In effetti questo esperimento è stato già fatto in città con esiti però disastrosi. Fu affidata la gestione degli spazi a pagamento ad una cooperativa che però non si mostrò in grado di gestire sia la fase di avviamento che quella di mantenimento. In pratica dopo qualche mese l’esperimento fu dichiarato concluso dall’allora assessore alla viabilità Gianpaolo D’Aiello, principale promotore dell’iniziativa.
Qualche tempo dopo fu avanzata dal locale comando della Polizia Municipale l’idea di installare nelle piazze della città i parcometri erogatori di ricevute per il pagamento delle soste orarie. Ci fu un acceso dibattito e la proposta fu accantonata.
Oggi riparte la proposta di individuare le aree di parcheggio a pagamento nel centro urbano e sembra ci siano incontri tra i rappresentanti dell’Amministrazione comunale ed i commercianti i quali però hanno, ma questo non lo ammetteranno mai, la responsabilità di uscire da un grande equivoco. Non vogliono i parcheggi a pagamento perché questi scoraggerebbero i potenziali clienti che sarebbero in qualche modo dirottati verso la periferia dove c’è più possibilità di parcheggio, si lamentano delle poche aree a disposizione però i primi ad occupare i pochi posti liberi sembra siano proprio le auto dei commercianti e dei pochi impiegati che ancora resistono al centro città svuotata ormai di ogni attività, tranne il Municipio e l’ospedale di comunità.
Intanto, l’unica cosa che sembra stia funzionando è l’attività sanzionatoria dei vigili urbani che, a ondate, rastrellano le vie del centro alla ricerca delle auto fuori dagli spazi, sui marciapiedi e non è un caso che l’unica voce di entrate di bilancio in forte incremento è risultata essere proprio quella relativa alle entrate per sanzioni per mancato rispetto del codice della strada.
La verità è che ci troviamo di fronte al solito dilemma della coperta troppo corta. O copri la testa o copri i piedi. Una regolamentazione della sosta al centro, per evitare in alcune ore un eccessivo caos nel traffico e sosta selvaggia, è assolutamente necessaria, una eccessiva rigidità o onerosità nelle soste a pagamento potrebbe scoraggiare quanti si recano al centro per svolgere qualche commissione anche di pochi minuti.
A giorni dovremmo conoscere i risultati di questi incontri e sarebbe utile se non opportuno, prima di avviare una nuova sperimentazione, dare la massima pubblicità alle decisioni che si intenderanno assumere in questa direzione, perché il cittadino non sia solo protagonista passivo di quanto accade nella propria città.
O.C.