Dalle cronache cittadine, a firma della sempre puntuale Sara Finocchi, apprendiamo che “l’Avv. Antonella D’Andrea ha incontrato a Teano gli iscritti del Partito Democratico per presentare la sua candidatura nella lista del Partito Democratico con De Luca presidente. All’incontro erano presenti il Presidente della Commissione sanità, On. Stefano Graziano candidato anch’esso (anch’egli!) nella lista del Partito Democratico per le prossime elezioni regionali il quale ha ricordato le molteplici cause sposate per la città di Teano, una tra le tante la riapertura dell’ospedale, l’Europarlamentare Pina Picierno….. e il Sindaco, Dino D’Andrea”. “Se vinco io vince Teano” sembra essere il motto della neo candidata sidicina. Premesso tutto il nostro incitamento, non fosse peraltro che l’avvocato è nostra valida concittadina, non possiamo non fare mente locale sulla condizione in cui versa ormai da anni l’assistenza ospedaliera locale. Non vogliamo disilludere, però allo stesso modo, la candidata rispetto al motto che ha caratterizzato la serata di presentazione: “Se vinco io vince Teano” (vorremmo sperare che sia un’idea del titolista dell’articolo), poiché quella che fin dall’inizio è sembrata una cosiddetta “candidatura di servizio” onde compensare il numero delle quota rosa della lista, lascia poche speranze a quel “Se vinco….”. Però, Spes ultima dea (la speranza è l’ultima a morire). In quanto alla sanità sul territorio sidicino e le sorti dell’ospedale, come nostro umile contributo, vogliamo dare qualche spunto utile alla candidata per meglio capirne l’infausto percorso (quello dell’ospedale) e per meglio non farsi abbacinare dagli “specchi per allodole” opportunamente piazzati sia dall’Onorevole Graziano, sia dal Sindaco, fratello della candidata. Ci sarà testimone in questo pro memoria, un altro autorevole parente della candidata, quel Raffaele Picierno, già sindaco di Teano e ci potrà supportare, ancora, la cugina della candidata, On.le Pina Picierno. Pensiamo di non aver dimenticato alcuno.
Una volta (……come nelle favole), il Ministero Rosy Bindi (stessa area politica della candidata teanese), emanò un Decreto che prevedeva la soppressione di tutti quegli Ospedali che non avessero almeno 120 posti letto attivi ed almeno un tasso di utilizzo al di sopra del 75%. In virtù di ciò, dura lex sed lex, furono soppressi gli Ospedali di Roccaromana, Teano e Capua, desertificando totalmente un intero territorio (alimentando i Tassi di fuga presso il Molise, Venafro-Isernia ed il Lazio, Cassino). Unico baluardo, rimase l’insufficiente Ospedale di Sessa Aurunca. Oggi, si scopre che anche quest’ultimo risulta assolutamente inadeguato ed inefficace sotto tutti i punti di vista. Addirittura si prevedono altri 60 milioni di Euro per l’ipotetica realizzazione di uno nuovo! Un Ospedale nuovo come quello ipotizzato allora per Teano, grazie ad un certo On.le Benedetto Lombardi da Calvi Risorta ed in virtù del quale, l’allora Sindaco, R. Picierno, si odoperò per la realizzazione delle opere di urbanizzazione (Euro 800.000,00 in località Taverna Zarone/Borgonuovo). Orbene, un Certo Antonio Bassolino, memore di A. Manzoni, dichiarò d’emblée che quell’Ospedale “non s’ha più da fare”. Addio sogni di gloria, cantavano Giuseppe Di Stefano e Claudio Villa. Quindi, oggi, De Luca persiste sulla strada della riconversione in “Ospedale di Comunità” (?) sia per Teano, sia per Capua. Nel frattempo, ci sono testimoni le mille dichiarazioni ed articoli giornalistici, l’attuale Sindaco D’Andrea, fratello della candidata, dapprima annuncia un’imminente trasformazione in Day Hospital, poi come Centro per le malattie croniche pneumologiche e cardiologiche, poi come Centro per ricovero sub intensivo Covid 19. È inutile dire che “il pifferaio” è stato puntualmente e pateticamente smentito. Nel frattempo, stanziati altri 60 milioni di Euro per l’ipotetica realizzazione di uno nuovo Ospedale a Sessa Aurunca, iniziata la ferrea battaglia per il riconoscimento dell’Ospedale di Piedimonte M. quale DEA di I Livello. Ora, di grazia, Avvocato D’Andrea, potrebbe chiedere, Lei che può, all’Onorevole Graziano quali sarebbero “……le molteplici cause sposate per la città di Teano, una tra le tante la riapertura dell’ospedale,…..)? Vede Dr.ssa D’Andrea, come fin qui descritto, abbiamo avuto modo di assistere alla distruzione dell’Ospedale di Teano ad opera di una certa Rosi Bindi, poi da parte di un certo Antonio Bassolino, oggi, non ci facciamo più imbonire né dal Sindaco Dino D’Andrea, né dall’On. Stefano Graziano, né dal Presidente De Luca. Pronti ad essere graditamente smentiti, prenda questa nostra “favoletta” come il contributo, non del Direttore del Giornale, bensì di un cittadino stanco di vedere la propria Città umiliata dai vari “pifferai” di turno. “Se vinco io vince Teano”. Ad maiora.
Pasquale Di Benedetto