Elezioni archiviate, campagna elettorale lunga, estenuante e molto animata con scambi d’opinione che in più occasioni hanno rasentato la soglia del codice penale ma chi ha vinto e perché? Schiacciante la vittoria del cittadino Di Benedetto benché non abbia attuato nessuna strategia militare, non sia stato appoggiato da alcuna lobby o partito, non abbia alle spalle nessuna famiglia potente dal nome altisonante ma allora, chi è il nuovo sindaco? Una persona come tante che prima di candidarsi ai più era sconosciuto, laureato, già funzionario del Genio Civile di Caserta, uomo semplice che dai propri amici e sostenitori è descritto come persona di sani principi, poco avvezza al favoritismo, animata da un innato senso del dovere. Egli, circondato dalle persone giuste, ha saputo concepire una vera lista elettorale e non una lista di collocamento, composta principalmente da professionisti o comunque lavoratori già impiegati i quali a loro volta hanno ritenuto di mettere il proprio sapere e la propria esperienza al servizio della cittadinanza. Potremmo dire che parte della vittoria è da attribuire alla voglia di cambiamento, alla volontà di rinnovare una classe politica che da sempre nel nostro comune è rappresentata dalle stesse persone, o famiglie ma voglio anche credere che la cittadinanza si sia finalmente resa conto che non ci si può solo lamentare di ciò che non va e che per voltare pagina e dare una speranza a Teano si debba archiviare l’usanza di dare il voto in cambio di favori (il più delle volte solo promessi), o cedere al ricatto di chi minaccia ritorsioni nei confronti di quanti non votino per lui.
Caro Sindaco, un grande sforzo è stato compiuto dai sidicini che l’hanno votata, ora ripaghi noi tutti dandoci prova che le cose cambieranno e da qui a cinque anni ci consegni un paese migliore in cui vivere e crescere i nostri figli, non ci aspettiamo miracoli, siamo ben consci che il malgoverno degli ultimi 20 anni non può esser cancellato in pochi mesi ma si adoperi da subito affinché il paese cambi volto, si rifacciano le strade, cessino i continui abusi edilizi, gli uffici comunali funzionino realmente, migliorino i servizi per i cittadini ed i più bisognosi, riviva il centro storico e si ripresenti a noi, alle prossime elezioni, a testa alta per esser giudicato.
Onori naturalmente anche agli sconfitti a cui va riconosciuto il merito d’aver saputo mantenere acceso il dibattito, d’aver saputo coinvolgere la cittadinanza nella discussione politica e fatto vivere il paese come non accadeva da tempo anche se, non lo nascondo, spero di non rivederli mai più in lizza per la poltrona perché è inaccettabile pensare che la cosa pubblica possa essere tramandata di padre in figlio come se facesse parte dell’eredità familiare…ed ancor più triste per un patriota (di destra!) come me è stato dover assistere alla nascita di una lista che in se accorpasse uomini di destra, estrema destra, sinistra ed estrema sinistra al solo scopo di garantirsi una rendita pubblica (qui a mio avviso gli altri hanno perso le elezioni perché il segnale che ha recepito l’elettorato è stato di opportunismo e grande sfiducia nei confronti di una lista che se eletta non sarebbe stata in grado di governare)!
Carlo Pisacane