Sempre nell’ambito e nel rispetto dei propri ruoli, ci approcciamo a questo nostro intervento ricordando al (S)indaco di Teano nonché Avvocato questa norma dello Stato: “Il diritto di rettifica offre, ai cittadini di cui siano state pubblicate immagini o ai quali siano stati attribuiti atti, pensieri, affermazioni, dichiarazioni contrari a verità, la possibilità di diffondere la propria dichiarazione di replica. Si tratta, appunto, del diritto di rettifica ed è regolato dall‘art. 8 della legge sulla stampa n. 47 del 1948 e dagli artt. 42 e 43 della legge 416 del 1981. In base a questa legge, l’individuo che ritiene lesi i propri interessi materiali o morali deve, in via preliminare, inviare la propria richiesta al Direttore della Testata e/o radiotelevisivo pubblico o privato. Nel caso in cui la richiesta di rettifica non venga accolta, il soggetto può presentare la sua istanza presso il Corecom (Organismo regionale per le Comunicazioni). Dal punto di vista tecnico, una richiesta di rettifica deve essere scritta in questo modo: “A norma della Legge 416/1981, con la presente si chiede la pubblicazione della seguente rettifica (il testo della rettifica non deve mai superare le 30 righe)“. Evidentemente il (S)indaco di Teano nonché Avvocato ha poca dimestichezza con il rispetto degli altrui “mestieri” nonché, dell’Etica, della Deontologia, del Savoir Faire, dell’arte della Politica, quella con la P maiuscola e per dirla in vulgus, della “buona creanza”, per non parlare della Comunicazione Istituzionale, anch’essa ben delineata e dettata dalla normativa vigente. E, proprio per questo, noi che facciamo un altro “mestiere” non ci sentiamo assolutamente in obbligo di rintuzzare quanto dichiarato su un Canale Facebook (Teano in Comune – Gruppo Consiliare) smaccatamente gestito da un “partito politico” o “lista elettorale” che dir si voglia, e relativamente ad un ns. articolo del 25.04.2024. Non ci sentiamo assolutamente in obbligo di rintuzzare, però, ci sentiamo in obbligo di ricordare al (S)indaco di Teano nonché Avvocato quando affermò: “Ormai, il nostro “peggior avversario” sembra essere il calunniatore di professione, il signor Pasquale Di Benedetto. Abbiamo ribadito, più di una volta, che sulla “questione ospedale” siamo stati chiarissimi, nel senso che valorizzeremo al meglio la nostra struttura, compatibilmente con la programmazione regionale” (Paese News 02.06.2022) Ricordiamo al (S)indaco di Teano nonché Avvocato, che fu graziato da una succosa querela per diffamazione solo per “amor di patria” …. Ma tanto per stare in tema Ospedale da lui citato allora, è vero o non è vero che il 18 aprile 2024 si è tenuto in quel di Caserta un Confronto tra i Vertici dell’Asl e ben 30 Sindaci sulla pianificazione dell’assistenza sanitaria sul territorio e l’(A)mministrazione del Comune di Teano è risultata assente? Ribadiamo, anche qui, che accettiamo smentite o repliche solo attraverso l’art. 8 della legge sulla stampa n. 47 del 1948. È vero o non è vero (quindi il suo legale rappresentante (S)indaco, nonchè Avvocato) che “L’Ente di palazzo San Francesco è stato appena intimato dalla competente Autorità (Consiglio dell’Autorità Nazionale Anticorruzione) ad adempiere completamente ai suoi doveri d’Ufficio, a fronte di specifiche richieste, in fatto di trasparenza degli atti amministrativi. Dovrà fornire, in un tempo contingentato, tutte le informazioni mai date negli ultimi anni ai rispettivi richiedenti, senza più addurre motivazioni giudicate, evidentemente, per nulla esimenti dalle procedure di che trattasi” (E.Z. TeanoC’è 18.08.2023). Il tutto perché il legale rappresentante del Comune di Teano (S)indaco, nonchè Avvocato, aveva disatteso la norma sulla Trasparenza? Ora ritornando al monologo del (S)indaco, nonchè Avvocato via Facebook ci limitiamo a riportare alcuni passaggi salienti: “È ormai cosa nota che, in questi quasi due anni, una parte dei giornali on line locali non ha mai speso una sola parola per le tante cose fatte dalla nostra Amministrazione, pur avendo operato in una situazione oggettivamente precaria. Quasi sempre vengono mosse soltanto accuse strumentali per i tanti complessi problemi che esistono, mai evidenziando che, nella quasi totalità, essi vengono da lontano. Cresce la sensazione che questi giornali mirerebbero a “far politica”, piuttosto che a fornire una corretta informazione. Eppure, volutamente non ci facciamo sfiorare da simili sistematiche provocazioni, alle quali non replichiamo non per mancanza di argomentazioni, quanto per rispettare coerentemente l’impegno assunto, sin dal primo giorno del nostro insediamento, di non alimentare polemiche e di provare, invece, a rispondere alle critiche, spesso ingiuste, con senso di responsabilità e con impegno concreto e costante. A tutto però c’è un limite, soprattutto quando le critiche strumentali non corrispondono al vero e sono fatte solo per denigrare gli altri”. E, proprio per questo, noi che facciamo un altro “mestiere” non ci sentiamo assolutamente in obbligo di rintuzzare quanto dichiarato su un Canale Facebook (Teano in Comune – Gruppo Consiliare) smaccatamente gestito da un “partito politico” o “lista elettorale” che dir si voglia, e relativamente ad un ns. articolo del 25.04.2024. Ne avremo di tempo, eccome se ne avremo!!! Il Messaggio Teano è un Quotidiano di tutti (non un Canale Facebook, quello sì di parte) e quando sarà destinatario di Comunicazioni Istituzionali del Comune che interessano tutti i Cittadini, potrà essere tacciato di partigianeria solo se non pubblica la notizia come dall‘art. 8 della legge sulla stampa n. 47 del 1948.
Pasquale Di Benedetto