Singolare la situazione del Consigliere comunale con delega assessorile Sandro Pinelli. Accusato da più parti di aver raccolto nella sua persona molte cariche comunali (Presidente del Consiglio, Assessore, delegato comunale all’ASI, componente della commissione elettorale) un paio di settimane fa, raccogliendo l’invito formulatogli neanche tanto indirettamente dalla sua maggioranza, si è dimesso dalla carica di Presidente del Consiglio, mantenendo invece quella di assessore, conferitagli dal sindaco nell’ambito di una programmata rotazione che avrebbe dovuto sistemare gli equilibri interni.
Ad oltre un mese dalla sua nomina ad assessore, Sandro Pinelli non sa ancora di cosa si dovrà occupare nell’ambito delle competenze che afferiscono alla figura del sindaco ma che da questi poi vengono delegate a singoli consiglieri, appunto gli assessori.
Un assessore senza delega dunque, cioè un consigliere che parteciperà alle varie giunte comunali ma senza sapere cosa deve fare e di che può discutere. Andando ancora oltre nel ragionamento si potrebbe aggiungere che il provvedimento sindacale di certo ha prodotto un provvedimento certo: un’altra indennità corrisposta ad un assessore che però non ha alcun incarico e quindi alcuna responsabilità e dunque alcun diritto a percepire una indennità riservata invece a chi dedica parte del proprio tempo nella gestione della cosa pubblica.
Perché tanta fretta da parte del sindaco di assegnare un assessorato, se non sa ancora quale incarico conferire? Perché ritirare il mandato a due assessori con delega, per poi assegnarne solo una nuova? Perché esporre un collega di maggioranza ad apprezzamenti non proprio positivi per un’anomalia che più che politica ci sembra immorale?
Altra anomalia che è utile segnalare, è quella delle troppe deleghe conservate nelle mani del sindaco, dalla cultura, alla pubblica istruzione, ai cimiteri, al personale, all’informazione, alla trasparenza, ai lavori pubblici, mentre contemporaneamente c’è un nuovo assessore che si chiede in che cosa può rendersi utile.
Sappiamo che nel passato Sandro Pinelli si è occupato di informazione ed informatizzazione ed anche con discreti risultati, c’è inoltre un assessorato strategico in una pubblica amministrazione, quello del personale, precedentemente occupato dall’ex assessore Marco Zarone (voci sempre più insistenti lo danno per candidato unico alla carica di Presidente del Consiglio) che andrebbe assolutamente occupato proprio per le numerose disfunzioni e disagi provocati recentemente proprio da questo settore.
Ma forse tutto il mistero, che poi mistero non è, è che il sindaco non ha completato l’opera di ristrutturazione della giunta, troppi mal di pancia ci sono in giro e non è detto che non ci siano dei ripensamenti in entrata ed in uscita ed in tal caso è bene non vincolarsi troppo, come accadrebbe se dovesse assegnare una delega importante a colui che molti hanno sempre considerato il suo uomo più fidato.
Un modo per iniziare il nuovo anno con qualche segnale positivo, sarebbe quello di apprendere che, nessun assessore del Comune di Teano è senza delega e che tutti sono nel pieno delle proprie funzioni e che nessuno di loro si deve vergognare di percepire una indennità per una funzione che non svolge.
Questa non è politica, è buon senso, rispetto per la persona del consigliere e rispetto anche per i cittadini che non apprezzano molto queste furbate.
Figueras