Ritorna d’attualità l’inquinamento del fiume Savone. La vicenda partì alcuni anni fa con le indagini avviate dalla Procura della Repubblica sull’inquinamento delle acque del Savone che finiscono nel mare di Mondragone.
Dopo una serie di accertamenti, verifiche ed indagini la Procura della Repubblica di Santa M.C.V. ha rinviato a giudizio l’ex Sindaco di Teano l’ingegnere Raffaele Picierno e l’allora Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale l’ingegnere Fulvio Russo, entrambi per fatti commessi nell’espletamento di compiti d’ufficio. Il procedimento penale n.13265/2010 è stato richiamato in un atto deliberativo della Giunta comunale che nei giorni scorsi ha autorizzato la condivisione delle spese legali per la difesa del tecnico comunale, come previsto da un ordinamento interno all’Ente.
Il provvedimento giudiziario ha raggiunto anche l’impresa che gestiva l’impianto di depurazione in quanto sembrerebbe che la stessa sversava nelle acque del fiume Savone, inquinandole, le acque fognarie senza prima depurarle.
Della vicenda, almeno due anni fa, se ne occupò anche il Consiglio comunale, attraverso ripetute sollecitazioni da parte dei consiglieri di minoranza, che denunciarono il mancato impegno assunto dall’amministrazione in materia di depurazione, a fronte invece di precisi impegni assunti proprio in quella sede dall’allora Sindaco Picierno.
Un’altra vicenda che si aggiunge a quella ancor più grave delle concessioni edilizie il cui procedimento giudiziario stenta a decollare tra rinvii che si susseguono per motivi spesso solo formali ma che intanto sta producendo enormi danni soprattutto ai proprietari delle costruzioni sequestrate. Sarà interessante poi capire chi e se ci sarà qualcuno che pagherà per i danni prodotti.
Severino Cipullo