Egregio Direttore,
Le chiedo di voler gentilmente pubblicare questa mia lettera sul suo giornale on-line e nel contempo La ringrazio per le parole di stima che dallo stesso ha rivolto alla mia persona.
La vicenda del dimensionamento, o per meglio dire, del “non dimensionamento” delle istituzioni scolastiche del territorio di Teano, a parte l’intervento puntuale, preciso, completo del consigliere Giovanni Scoglio, ha dato adito ad argomentazioni, affermazioni, supposizioni, teoremi ed insinuazioni a dir poco sconcertanti e surreali.
Quando invece la verità era tutta lì, nelle lettere che dall’anno scolastico 2012/2013 ho scritto sull’argomento; ho pubblicato all’albo di tutti i plessi del 1° Circolo Didattico di Teano, ho inviato a tutti gli organi competenti.
Dunque è “per amor di verità” che ora approfitto della Sua disponibilità per manifestare tutto il mio disappunto, soprattutto in merito all’ultimo articolo pubblicato sull’argomento, un articolo firmato dall’ex dirigente scolastico ed ex assessore all’istruzione prof. Armando La Prova, un articolo da me letto pochi giorni fa.
Tale articolo mi ha obbligato ad intervenire.
Infatti in esso si lascia credere che il primo intervento nel (“non”) dimensionamento fosse stato deciso per evitare, cito testualmente, che “la dott.ssa Ragosta fosse costretta a lasciare il circolo per sedi a lei non gradite” (!!!).
Ciò è falso e costituisce un’offesa alla mia persona e al mio ruolo istituzionale!
Evidentemente l’ex collega La Prova non ha letto le lettere che nel mese di dicembre 2012 e nel mese di febbraio 2013 ho inviato a lui, al sindaco ing. Raffaele Picierno, alla Giunta Comunale, agli assessorati all’istruzione provinciale e regionale, all’Ufficio Scolastico Provinciale, all’Ufficio Scolastico Regionale, ed ho pubblicato all’albo di tutti i plessi del circolo.
Nella prima (dicembre 2012) manifestavo e nella seconda (febbraio 2013) ribadivo la mia perplessità per la delibera comunale del 6 dicembre 2012 che aveva previsto lo smembramento del primo circolo didattico e l’istituzione di un Istituto Comprensivo nato, a mio avviso, già sottodimensionato, come in effetti avvenne. Chiesi inutilmente con le stesse lettere l’istituzione di un unico comprensivo, relativo a tutto il primo ciclo d’istruzione, pur sapendo che sarei stata individuata perdente posto!
Rilevai, cito testualmente, che “in virtù della suddetta delibera, nel giro di brevissimo tempo, a Teano si avranno non una ma due istituzioni scolastiche sottodimensionate”, evento che si è ora verificato anche per il “non dimensionamento” operato dall’attuale amministrazione comunale. Anche quest’ultima è stata destinataria di missive analoghe, intese a dimostrare l’assurdità dell’ipotesi di dimensionamento avanzata dalla stessa: l’accorpamento della scuola secondaria di primo grado all’istituto alberghiero. Ipotesi poi bocciata dagli organi competenti! Contestualmente, in tali missive (n. 3) esternavo il mio disappunto per la mancata istituzione di un unico istituto comprensivo, soluzione logica per motivi certamente non riconducibili al mio interesse personale. Ricevevo però solo l’accusa, da parte dell’assessore Tizzano, di voler curare “il mio particulare”! Altra asserzione che ha offeso la mia persona ed il mio ruolo istituzionale! Che dire ancora? Questa è la verità, l’unica, poiché confermata dalle lettere di cui parlavo prima, che sono ovviamente ancora agli atti del primo circolo di Teano.
Egregio Direttore, approfitto ancora per ringraziare tutti i cittadini di Teano, genitori degli alunni e non, per la stima che ancora mi dimostrano. Ricorderò sempre i 15 anni di lavoro trascorsi a Teano e la significativa collaborazione, la professionalità, la viva partecipazione con le quali le “mie” insegnanti hanno realizzato sul territorio interventi e azioni concretamente efficaci nell’ambito educativo: grazie a tutte loro! Sono certa che continueranno a stimarmi anche se è stato messo in dubbio anche questo!
Ed infine: un futuro scolastico, e non solo, denso di successi e di ogni bene a tutti gli alunni di Teano!
Grazie infinite a Lei, direttore!
Antonietta Ragosta