La faccenda andò così. Dopo tanto penare, la minoranza consiliare riuscì a fare inserire nel l’ordine del giorno del Consiglio Comunale, la elezione del vice presidente del Consiglio, figura già prevista nello statuto comunale.
La maggioranza offrì generosamente alla minoranza la possibilità di eleggere un proprio uomo ma, l’orgoglio si sa fa brutti scherzi, questi si rifiutarono e forse anche a ragione. Dissero, più o meno: “Perché non ci avete chiesto di partecipare alla individuazione del presidente del Consiglio? Saremmo stati disposti a concentrare i nostri voti su di una figura che avrebbe potuto garantire tutti ed invece avete voluto fare un atto di forza, cedendo alle pressioni del consigliere regionale Gennaro Oliviero ed eleggere Marco Zarone Presidente del Consiglio. Ora il vice ve lo scegliete voi”.
Questo più o meno, parola più parola meno quello che fu detto in quella circostanza.
Quando si passò alla fase prettamente elezione del vice, da parte della minoranza fu, soprattutto dal consigliere Scoglio, ribadito il concetto che non avrebbero accettato alcuna scelta imposta dalla sola maggioranza e che nessuno della minoranza era disposto ad accettare l’incarico di vice.
Ma le cose andarono diversamente. Si votò e la scelta, esclusivamente della maggioranza, ricadde sul silenzioso e puntuale consigliere di minoranza Gabriele De Angelis.
Nessuna dichiarazione in aula. Silenzio assoluto anche dalla minoranza che invece si aspettava dal De Angelis una pronta risposta negativa dopo la frase di prammatica…”vi ringrazio per la fiducia ma…..”. Ma così non fu, forse il De Angelis voleva godersi qualche giorno di vicepresidenza e fece sapere, attraverso i suoi colleghi di minoranza, che avrebbe voluto riflettere sulla situazione ma che, quasi certamente, si sarebbe dimesso nel giro di qualche giorno, per coerenza con la posizione dei colleghi di minoranza.
Sono trascorsi i giorni, le settimane ed i mesi ma, De Angelis sta ancora riflettendo.
Cosa sarà mai successo per creare nel vice presidente tanta titubanza? Quali pensieri passano per la mente di quest’uomo che poi in definitiva dovrebbe scrivere solo su di un foglio di carta, preferibilmente bianco, “Signori vi ringrazio della fiducia accordatami con rammarico devo rimettere la nomina nelle mani del Consiglio per problemi personali o familiari”, senza aggiungere altro perché altrimenti quelli, si sa come sono fatti, ci si mettono a ricamare sopra. Noi abbiamo voluto dire la nostra e offrire gratuitamente un nostro suggerimento.
Che ve ne pare? Lo farà? Non lo farà? Calma, la decisione non è così semplice e poi siamo a luglio cui segue agosto, mesi di vacanze. Altri pensieri ed altre decisioni ci sono da prendere.
Figueras