C’è una legge nazionale che disciplina la ripartizione dei fondi costituiti in ambito comunale grazie alle sanzioni al codice della strada elevate dal comando dei vigili urbani. In pratica funziona così: il comando dei Vigili, sulla scorta di quanto realizzato storicamente negli anni precedenti e anche in funzione degli obiettivi che si intendono raggiungere nel corso di un anno, prevedono di incassare X euro.
Questo importo può essere così utilizzato: Per il 50% per interventi di sostituzione, ammodernamento, potenziamento e manutenzione della segnaletica delle strade comunali, potenziamento di attività di controllo, al miglioramento della sicurezza stradale, manutenzione etcc. E l’altro 50% per altre finalità previste dagli amministratori.
Bene, per l’anno 2014 il Comandante dei Vigili Urbani ha previsto di incassare circa 25mila euro per sanzioni amministrative derivanti da violazioni alla normativa del codice della strada da parte degli automobilisti teanesi ovvero di passaggio sul nostro territorio.
Una bella cifretta, non c’è che dire che però, riflettendoci bene, se dividiamo l’intero importo per una sanzione media di 80 euro, abbiamo il formidabile risultato di 310 sanzioni all’anno, neanche una al giorno.
Ottima media, una delle più basse tra quelle statisticamente attribuibili a comuni con popolazione superiore ai 10mila abitanti. Una media così bassa può significare solo che siamo dei bravi cittadini, altrettanto bravi automobilisti, disciplinati, rispettosi dei parcheggi, dei divieti di sosta, un sacro rispetto del codice della strada oppure disponiamo di un ottimo servizio di vigilanza urbana che contribuisce a prevenire i comportamenti indisciplinati.
Di fronte a questi numeri, vorremmo sapere se c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di dire che in questa città non si vive più per il traffico indisciplinato, per le soste selvagge, per le auto parcheggiate nelle curve, per i dischi orari non utilizzati, per alcuni comportamenti scorretti, per i mancati stop ai passaggi pedonali e così via. Vorremmo sapere se si ha ancora il coraggio di affermare che i nostri vigili, quando vogliono, sanno girare la faccia dall’altra parte.
Aggrappiamoci alle statistiche, alcune volte servono per farti vedere la vita in modo diverso, un po’ come recita il detto napoletano “a lusinga è nu rinfresco”
Mazz e Panell