Doveva essere solo una partita di calcio quella di domenica scorsa sul campo Garibaldi tra il Real Teano ed il Casal di Principe ed invece alla fine, per responsabilità da cui sono esclusi la dirigenza, i tecnici, i calciatori ed i tifosi del Real Teano, c’è stato una strascico veramente poco piacevole.
La partita in verità era vissuta con tutti i presupposti per regalare tensione in campo e sugli spalti. Il Real Teano si portava in vantaggio ma poi veniva raggiunto dagli avversari del Casal di Principe. Nel secondo tempo, per due grosse ingenuità della difesa del Real, il Casale si portava in vantaggio di ben due reti in soli tre minuti.
Uno sbandamento totale della difesa sidicina che però, dopo aver accusato il colpo, ha lentamente ripreso il filo del gioco e prima accorciava le distanze e ad un minuto dalla fine, raggiungeva il pareggio per un legittimo rigore concesso dall’arbitro, che Sirignano provvedeva a trasformare.
E’ cominciata la fine del mondo. I calciatori del Casale si sono letteralmente scagliati contro l’arbitro, un giovanotto del napoletano, al quale hanno addebitato la concessione di un rigore che, a loro avviso, era inesistente. L’ira dei casalesi era rivolta anche al centravanti del Real, Sirignano colpevole, secondo loro, di avere accentuato la caduta e tratto in inganno l’arbitro. Intanto i pochi tifosi casalesi si agitavano ed urlavano con gravi invettive contro l’arbitro ed il nostro Sirignano. Un brutto momento.
La partita ha subito alcuni minuti di interruzione ma che non sono serviti a far cambiare parere all’arbitro il quale, anche se sotto una forte pressione non solo psicologica, confermava la sua decisione e consentiva a Sirignano di calciare il rigore, puntualmente realizzato.
Finiva così la partita sul campo per un 3 a 3 che tutto sommato risulterà alla fine un giusto risultato per i meriti ed i demeriti fatti registrare dalle due squadre. Cominciava invece subito dopo un’altra partita quella tra la dirigenza ed i calciatori del Casale che si sono ammassati minacciosi davanti allo spogliatoio dell’arbitro, presidiato dai dirigenti del Real che evitavano che le due parti venissero a contatto.
Dopo che gli animi sembravano placati, l’arbitro si è avviato, scortato da alcuni tifosi locali, presso il suo scooter ma qui aveva la sgradita sorpresa di notare alcuni danni provocati precedentemente dai tifosi del Casale che, nel lasciare il campo di calcio, avevano sfogato la propria rabbia prendendo letteralmente in assalito lo scooter dell’arbitro, provocando molti danni che però non vietavano al giovane napoletano, di fare ritorno presso la propria abitazione.
Riteniamo che nel referto che l’arbitro inoltrerà alla Lega Dilettanti, non mancherà di sottolineare il comportamento della dirigenza e dei calciatori del Casale ma anche quello dei tifosi e questo certo non gioverà alla squadra di Casal di Principe che pure, dal punto di vista del gioco non aveva demeritato. Un brutto episodio che puntualmente si verifica quando si ritiene e non si sa in base a quale convinzione, che comunque, non conta quello che è realmente stato ma quello che avrebbero voluto che fosse.
Ogni interpretazione sembra superflua, ci limitiamo a sottolineare la civiltà che la tifoseria Teanese ha sempre mostrato in ogni circostanza ed in ogni città.