Caro Gesù Bambino,
non sono un bambino ma un adulto, e non ti scrivo per ricevere un dono costoso, si sa i tempi non sono dei migliori, ma ti scrivo perché ho dei desideri da esprimere.
I miei sogni da realizzare non sono per me, ma per i miei figli e per le generazioni future.
Vorrei che Teano diventasse più civile, più moderna, più onesta, dove non sia la regola il cercare di imbrogliare il prossimo, dove gli esempi di correttezza e rigore vengano dall’alto, da chi ci amministra, da chi detiene le redini del potere. Desidererei un’Italia priva di malaffare, di malavita più o meno organizzata.
Vorrei che venissero cancellati dal vocabolario i termini: raccomandazione, nepotismo, favoritismo e clientelismo, perché sono iniqui, agevolano alcuni e danneggiano altri, e al loro posto di inserire i termini meritevole, degno, giusto e capace; lo so che già esistono, ma sono stati un po’ dimenticati. Ma non forzare troppo la mano, altrimenti rischi di essere chiamato utopista, marxista e comunista. Allora per evitare ciò ti chiedo cose più concrete, meno impegnative.
Vorrei che il mio paese periodicamente non emergesse più dalla spazzatura, come fa Venezia quando c’è l’acqua alta. Solo che l’alta marea a Venezia è legata all’azione della luna sul nostro pianeta, mentre la marea di immondizia che invade la mia cittadina e buona parte della Campania è legata alla criminalità, alla disorganizzazione, all’inciviltà e a fattori economici. Ma non rivolgerti a politici perché loro potrebbero anche dire che puliscono tutto in tre giorni, ma poi stiamo punto e a capo. In confidenza però ti dico, di non forzare troppo la mano sull’argomento dei rifiuti, altrimenti dovrai girare anche tu con la scorta.
Vorrei una piazza anche per i 468 abitanti di Teano Scalo, con dei cestini, una fontana pubblica e un’illuminazione più idonea e visto che ti trovi anche un campo di calcetto, simile a quello realizzato nella frazione S.Marco. Vorrei che venisse nuovamente restituita ai residenti la strada vicinale del cimitero che per motivi sconosciuti a noi comuni mortali, un privato cittadino in seguito a una specie di accordo con il Comune, ha chiuso e zappato. Poi se ti diranno che si può fare, che è stata rispettata la legge, ti chiedo di farmi accordare anche a me un pezzetto di strada in un posto qualsiasi del territorio teanese. Potrò dire anch’io di avere una strada; la intitolerei a un illustre ingegnere che conosco. Poi vorrei che la mia zona sia servita dalla rete del metano. Ma per questo sogno ti prego di non dir di sì e poi non soddisfi il desiderio, perché poi le persone ci rimangono male, e se decidi di candidarti non ti votano.
Vorrei che durante i temporali non piovesse più nella scuola che frequentano le mie bambine. Questo perché i genitori, quando i propri figli sono a casa, fanno di tutto per farli stare bene, al caldo, all’asciutto e al sicuro. Mentre poi a scuola capita che piova dal soffitto con il rischio che si stacchi qualche pezzo di intonaco e gli finisca in testa. E poi visto che ti trovi dalle parti della scuola, prova anche tu a far aumentare la potenza elettrica del contatore, perché capita che i bambini mentre fanno lezione va via la corrente e rimangono al buio. Per questo stesso motivo non possono più svolgere la lezione di