Non siamo suggestionati dalla frana che ha fatto due giovani vittime sull’isola di Ventotene, né dalle tante frane che le recenti e continue piogge hanno prodotto un po’ ovunque nel nostro Paese, mietendo vittime e generando dolore, abbiamo solo preso spunto dal cedimento di una parte del muretto che delimita le rampe dell’Ospedale, all’altezza della Madonnina e dalla sottostante caduta di massi di tufo che fanno da muro di sostegno. In questo punto sono in corso lavori di ripristino.
Non è la prima volta che si verificano incidenti del genere, e fortunatamente non è mai capitato che contemporaneamente al cedimento si trovassero a passare persone, altrimenti qualche danno lo avrebbero fatto. Questa volta, come in altre occasioni, la rottura del muretto di cinta è dovuta all’impatto con un’autovettura che ha sbandato in curva.
Vogliano allargare il problema ed estenderlo a tutta la struttura di tufo che delimita le rampe dell’Ospedale la quale, anche ad occhio nudo, non gode di buona salute e francamente, qualche preoccupazione la procurano in quanto non si conosce bene il loro stato di salute o quantomeno, dopo tanti anni e dovendo sopportare un peso ed una pressione non indifferente, con una rete idrica colabrodo che ci troviamo, non sappiamo all’interno di queste mura cosa stia realmente succedendo.
E’ legittimo chiedere che si faccia una perizia per accertarci della stabilità e sicurezza di questi muri di contenimento? Il caso ha voluto che incrociassimo il Sindaco Picierno il quale, sullo specifico argomento, ha tenuto a rassicurare informandoci che è stata fatta anni fa, esattamente in occasione dell’allestimento del parco giochi sotto l’Ospedale, una verifica di staticità delle mura di tufo e che la stessa ha dato risultati tranquillizzanti.
Teresa Palumbo