Egregio direttore,
a proposito delle manifastazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia ed in merito all’assenza di parlamentari alle celebrazioni date in città nella giornata del 17 marzo, mi permetto quache considerazione:
le vicende politiche che condussero all’unificazione degli stati italiani non tennero in giusta considerazione la salvaguardia delle identità culturali delle popolazioni del Mezzogiorno. Il regno di Napoli capitolò con onore a Gaeta. I piemontesi furono efferati, arrivarono alla vile espoliazione delle suppellettili dalle due reggie ( Napoli e Caserta) per trasferirle nelle residenze sabaude. Tuttavia l’unità nazionale fu evento importante e necessario che conferì all’ Italia l’identità di Nazione. Contro tale Unità si è espressa la Lega Nord, i cui rappresentanti hanno assunto atteggiamenti di aperto dissenso. Assenti alla manifestazione sono stati tutti i deputati del nostro collegio che governano con la Lega Nord e che, avendo votato la legge sul federalismo ( imposta dal Carroccio) hanno di fatto sottoscritto la condanna a morte del Sud. Sono quegli stessi deputati che oggi intendono modificare la Costituzione della Repubblica.
Dunque, a prescindere da ogni considerazione di carattere politico, un plauso merita l’on. Pina Picierno, unica ad essere stata presente alla manifestazione.
Teano resta comunque la città simbolo dell’unità d’Italia!
Giancarlo Fumo