Sono anni che partecipando alla vita politica locale, ho avuto modo di osservare il “fare” politica nella nostra città, non riuscendo a capire dove siano andati e dove vadano a finire tutti i frutti di questo “fare” e, cosa effettivamente sia stato prodotto negli ultimi anni di politica Teanese: qualche manifesto qua e là, un paio di convegni, lamentele da sabato del villaggio, e poi?
Mi chiedo allora alla fine, insomma tirando le somme, quali siano stati i benefici effettivamente ricevuti dai cittadini, prodotti da tutte le forze politiche presenti sul territorio di Teano, lasciando libero spazio alla fantasia di ciascuno nell’elaborare una risposta a tale quesito.
In sequenza logica però sorge spontaneo chiedermi: qualcuno dall’altra parte del vetro, si è mai chiesto realmente quali sono le effettive esigenze di un cittadino che vive e risiede nel nostro amato capoluogo Sidicino?
Credo proprio che in molti si siano posti questa domanda, alla quale, sicuramente ispirati da ragioni di opportunità e convenienza, abbiano preferito tacere, o meglio ignorare, e qui con una nota dolente, mi tocca constatare che, il senso civico sia della maggioranza che delle minoranza consiliare è venuto completamente a mancare.
In effetti qualcosa manca, è come se il vecchio orologio della politica Teanese avesse terminato la carica, andandosi a posizionare in un orario morto, ed attendesse qualcuno che possa pazientemente andare a girare nuovamente la corda.
Forse la soluzione risiede nella consapevolezza che ogni singolo cittadino potenzialmente può andare a “girare la corda”, che può essere portatore di innovazione, di cambiamento e di sviluppo, ancor prima che di buoni propositi e speranze, purchè partecipi attivamente alla vita sociale e politica della città.
Qualcuno disse che “la politica è una faccenda troppo importante per lasciarla fare ai politici” io vorrei aggiungere inoltre che quotidianamente i politici dimenticano che dovrebbero essere i rappresentanti, o meglio i dipendenti del popolo che li ha eletti, anche se “La situazione politica in Italia è grave ma non è seria” possiamo restare così ed attendere tempi migliori che non arriveranno mai, almeno per i prossimi venti anni, oppure prima: così come affermato da Ennio Flaiano ne -Il Diario degli errori- “La Natura è un catalogo di mostruosità che tendono a conservarsi e a riprodursi. L’Uomo può essere spiegato come un errore della Natura perché riuscirà a distruggerla, insieme a se stesso”.
Fabio Zanni