Nonostante le rassicurazioni fatte dalla Agenzia delle Entrate per quanto riguarda i pensionati, resta infatti il dubbio che gli onesti vengano tartassati inutilmente con accertamenti arbitrari e infondati. Sulla questione si è anche pronunciato il Segretario della CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi, secondo il quale “il redditometro non sarà quello spauracchio che qualcuno vuole farci credere”. “ I contribuenti onesti – prosegue – non devono temere nulla: non sarà né feroce né repressivo”.
Tale convinzione nasce da un’indagine condotta dall’Ufficio studi della stessa CGIA che, tenendo conto della metodologia e delle 100 voci di spesa previste dal Redditometro, ha ricostruito ipoteticamente il reddito di 5 delle principali tipologie di famiglie italiane e i possibili casi in cui scatterebbe l’accertamento del Fisco. In particolare, partendo dal presupposto che circa 41 delle 100 voci si rifanno al dato medio registrato dall’Istat sui consumi, sono state prese in considerazione le spese quotidiane delle varie famiglie tipo confrontandole con il livello di reddito medio dichiarato annualmente dagli operai e dagli impiegati; spese che comprendono ad esempio quelle per alimentari, casalinghi, abbigliamento, scarpe, giocattoli, tempo libero, manutenzione casa, trasporti, e istruzione. Le altre 59 voci del Redditometro sono state tralasciate perché meno incidenti sul bilancio famigliare.
Adottando quindi il metodo appena descritto, e tenendo conto che l’accertamento sintetico si attiva in presenza di uno scostamento (tra reddito dichiarato e spese sostenute) del 20% e che è stata prevista un franchigia di 12mila euro, sono state individuate delle soglie minime al di sotto delle quali una specifica tipologia di famiglia può essere a “rischio evasione”.
- Coppia di anziani over64, senza figli. Per evitare il pericolo di accertamento, chi abita nel Nordest dovrebbe dichiarare un reddito di almeno 4.184 euro, nel Nordovest 4.412 euro, e nel Centro 2.018 euro. Le famiglie di questo tipo che invece risiedono nel Sud e nelle Isole, in linea di massima, non hanno di che preoccuparsi.
- Coppia senza figli, età tra i 35 e i 64 anni. Nel Nordest, per scongiurare la visita del Fisco, si dovranno dichiarare almeno 7.642 euro annui, mentre nel Nordovest “basteranno” 6.923 euro, nel Centro 4.643 euro, nel Sud 2.324 euro, e nelle Isole 270 euro.
- Coppia con 1 figlio. Chi abita nel Nordest dovrebbe dichiarare non meno di 10.097 euro all’anno, nel Nordovest 11.361 euro, nel Centro 7.727 euro, nel Sud 5.261 euro, e 2.519 euro nelle Isole.
- Coppia con 2 figli. Il rischio evasione aumenta per coloro che, vivendo nel Nordest, dichiarano meno di 12.647 euro, così come per una famiglia del Nordovest che ha un reddito inferiore a 14.184 euro. In merito invece al Centro, una coppia con 2 figli dovrebbe dichiarare minimo 9.971 euro l’anno, mentre tale soglia si abbassa a 7.970 euro nel Sud, e a 4.579 euro nelle Isole.
- Coppia con 3 figli. Se per chi abita nel Nordest la dichiarazione dei redditi deve presentare almeno 12.827 euro di entrate, nel Nordovest tale limite aumenta a 16.631. Nel Centro detta soglia dovrebbe essere di 10.013 euro, nel Sud di 7.242 euro, e nelle Isole di 3.367 euro.
Redazione Global Publishers
Fonte: Cgiamestre.com