Il Governatore della Campania, on. Vincenzo De Luca
“Il suo viso era pallido, e benché egli dovesse essere alla metà del suo cammino terreno, una rete sottile di rughe lo faceva simile non tanto ad un vecchio ma, come mi parve al primo sguardo (e Dio mi perdoni), a quello di una vecchia, per un non so che di muliebre nei suoi occhi profondi e melanconici. La sua bocca era quasi incapace di atteggiarsi al sorriso, e nell’insieme quell’uomo dava l’impressione di affrontare la pena di esistere per un qualche sgradito dovere.” Il nome della rosa Umberto Eco
Il Presidente della Regione Campania è venuto ed è anche andato via. Quello che resta oltre agli impegni presi dei quali gli chiederemo conto, in futuro, sono le sue parole che riecheggiano su youtube. Parole che non possono essere dimenticate. Parole che danzano come lame di fuoco e che demarcano un confine invalicabile. De Luca come governatore ancora non lo conosciamo ma lo ricordiamo tutti come un ottimo sindaco che ha fatto grandi cose a Salerno. Ed è su questo che, noi umili frati, ci vogliamo soffermare. Lui nella gremita sala del seminario ha detto: “Fai delle scelte nella vita.
“Puoi scegliere di stare 4 giorni la settimana a Roma ma stando 4 giorni la settimana a Roma non governi neanche un comune di 2000 abitanti come sanno i colleghi amministratori.” E sono queste parole che ci hanno indotto alla riflessione. Il Sindaco Di Benedetto aveva affermato in una recente video intervista che continuare a parlare del fatto che lui non si era messo in aspettativa era un argomento da stupidi. Ed ecco che ci troviamo davanti a due verità contrapposte. La verità di due sindaci. La verità di chi ha cambiato Salerno e lo ha reso una città turistica e la verità di chi vorrebbe cambiare Teano. La verità dell’amministratore e la verità del dirigente regionale. De Luca e Di Benedetto due realtà a confronto. Due facce della stessa medaglia. Il Comune di Teano conta più di 12.000 abitanti e se andiamo a fare qualche semplice calcolo matematico facilmente ci si rende conto che se 4 giorni fuori dal Comune rendono impossibile governare un comune di 2000 abitanti con uno di 12.000 non ci si può assentare neppure per il pranzo. Ma questi sono argomenti da stupidi. E la stupidità sta nel fatto che continuiamo a chiedere un sindaco a tempo pieno. Perché anche se la notte la casa comunale brilla per il lavoro dell’indefesso sindaco constatabile dai post che si rincorrono su facebook e dalle luci della casa comunale accese non possiamo dire la stessa cosa del giorno. De Luca ha continuato a ripetere che un impegno è un impegno e va mantenuto costi quel che costi. Mentre invece Di Benedetto liquida un impegno con l’affermazione che è un argomento stupido. Ma De Luca continua ad essere considerato un buon sindaco dai suoi amministrati. E Di Benedetto? I fatti dicono di no. I suoi seguaci dicono di sì. La storia racconterà la verità.
Intanto ci sentiamo in dovere – a margine – di ringraziare il sindaco di Teano che ha impedito un ulteriore prelievo fiscale dalle tasche dei cittadini. Infatti la tari e il canone idrico anno 2015 che prevedevano la prima scadenza per settembre 2015 non sono proprio arrivati. Dobbiamo dedurre che il sindaco resosi conto delle gravi condizioni economiche in cui versano molti cittadini ha deciso di rinviare il pagamento di questi ulteriori balzelli. E per questo non possiamo fare altro che ringraziarlo a nome di tutti i cittadini di Teano. Avrà sicuramente compreso che quando una città è in difficoltà l’ultima cosa che conviene fare è procedere ad aumenti di tasse, gabelle e balzelli vari.
E il De Luca governatore ha avuto anche da ridire sui risultati dei dirigenti regionali. E noi ci siamo persi, smarriti, tra le maglie di una riflessione che ci cadeva addosso come una spada di Damocle, un macigno dalle dimensioni spropositate, una valanga si è abbattuta su di noi che lo ascoltavamo su youtube. Il governatore De Luca dice dei dirigenti regionali quello che il sindaco di Benedetto dice dei dipendenti comunali? Come a dire che tutto il mondo è paese, che tutti i dipendenti pubblici sono pressochè uguali. Ovviamente, fatte salve le debite eccezioni, che esistono in ogni ente e quindi sia tra i dirigenti della Regione Campania, sia tra i dipendenti del Comune di Teano. E noi siamo certi che De Luca non si riferisse in alcun modo al dirigente Di Benedetto. Infatti tutti ricordiamo il grande lavoro svolto da lui come dirigente del genio civile di Caserta. E tutti abbiamo sentito come il presidente De Luca ha annunciato che bisogna mettere mano e sistemare il genio civile, che i dirigenti devono dare risposta entro tre mesi e non entro tre anni perché è nell’allungamento dei tempi si sviluppa il cancro della corruzione. Intanto dalla casa comunale regna il silenzio.
Tutto tace e allora tacciamo anche noi e ci dedichiamo alla preghiera. Sperando che ad avere ragione sia Nicola e non Vincenzo.
Frate Gugliemo Tempera