Questa clamorosa dichiarazione non è stata resa da uno qualunque ma, dalla pronipote del Generale Garibaldi, Anita, al termine di una lunga intervista rilasciata a Nadia Verdile e pubblicata su Il Mattino – Edizione di Caserta, di domenica 25 settembre 2011.
Questa dichiarazione, che noi riteniamo assolutamente autentica per la serietà della fonte, pone, dopo la naturale incredulità del lettore, una serie di interrogativi ai quali forse solo la dottoressa Anita potrebbe dare risposte.
Intanto sarebbe interessante conoscere perché una donna così impegnata culturalmente e socialmente, basta ricordare che Anita è giornalista, ideatrice di programmi televisivi, responsabile per un decennio della European Cultural Foundation, presiede il Centro Studi di politiche europee ed è rappresentante per l’Italia della Lega per la difesa dei diritti umani, perché ci si chiedeva, una donna di questo livello, si lascia andare a dichiarazioni così sconvolgenti e tempisticamente incomprensibili senza preoccuparsi delle possibili e scontate reazioni.
E’ appena il caso di ricordare che, alla Signora Anita, è stata conferita dall’Amministrazione Comunale di Teano la cittadinanza onoraria , dunque è una nostra concittadina ripagata con la costante presenza in ogni celebrazione dello Storico Incontro del 26 ottobre.
Perché ha per anni avallato l’incontro di Teano se afferma di conoscere il vero luogo dell’Incontro? Se è vero che vuole che si metta fine alle lotte di campanile non è nascondendo il segreto della nonna Costanza che si raggiunge questo risultato.
Riteniamo e lo invochiamo con forza che la signora Anita fornisca ed anche con sollecitudine, un chiarimento su questa clamorosa dichiarazione, se così non sarà, non solo non avrà evitato le guerre di campanile, come ella tiene ad affermare, ma crea un ulteriore imbarazzante quesito: ma allora dove si sarebbero incontrati il Re ed il Generale? Perché custodire il segreto della nonna Costanza se sono anni ormai che il nostro territorio, forse per non vedere in faccia i reali problemi che ci affliggono, si lacera attorno a questo quesito, lacerazione alimentata anche dagli uomini delle istituzioni che in questi anni non hanno saputo schierarsi per non compromettere i loro equilibri elettorali?
Vogliamo la verità, subito. I nostri rappresentanti comunali, compagni di tante impettite sfilate e piacevoli convivi ed i colleghi del vicino Comune, competitore di paternità storica, escano dal letargo culturale e pretendano un chiarimento ufficiale e formale sul segreto della nonna Costanza.
Se così non dovesse essere, qualcuno potrebbe chiederlo direttamente alla signora Anita Garibaldi quando verrà, presumibilmente, per l’ennesima sfilata del 26 ottobre.
Antonio Guttoriello