Carissimo direttore,
ritengo che il ruolo mi obbliga a dare risposte esaustive alle riflessioni dell’abitante di Teano, ing. Gelsomino, Presidente dell’associazione " evoluzione " Volentieri rispondo al sig Gelsomino sui problemi sollevati a proposito della istituzione della consulta, precisando quanto segue :
1- la consulta per avere una valenza politica seria deve essere riconosciuta dal consiglio comunale ,e deve essere nominata dal consiglio comunale, altrimenti parliamo di altra cosa ovvero di una libera associazione tra cittadini come quella tra tecnici denominata EVOLUZIONE; purtroppo finora si è fatta una enorme confusione tra associazione e consulta; 2- ci si lamenta che si tratta di una nomina, che fatalmente viene calata dall’alto e che è un clone del consiglio comunale e quindi è vincolata da sudditanza psicologica alla volontà del consiglio comunale; mi permetto di dissentire perché voglio ricordare all’abitante qualsiasi Gelsomino che lui stesso fu nominato , all’epoca delle produttive , in quella famosa commissione per l’edilizia comunale per proporre atti concreti alla soluzione del PUC e tale commissione , che non funzionò mai , fu rimossa dal consiglio comunale su proposta della minoranza consiliare, compulsata dall’architetto Boragine , il quale con un atto proprio, dopo aver informato la minoranza consiliare, diede le proprie dimissioni . Per cui come si vede non è un problema di nomina , ma di personalità di chi farà parte della commissione.
3- Mi piace ,poi, ricordare che tramite l’architetto Boragine da più di un mese è stato sottoposto all’attenzione dell presidente dell’associazione EVOLUZIONE sia la bozza dell’ass. D’Aiello sia quella del sottoscritto per le valutazioni che l’associazione avrebbe voluto fare; ma l’abitante Gelsomino, avendo tutto il tempo ha disposizione , non ha ritenuto opportuno portare all’attenzione dell’assemblea tale informazione : ai lettori ed agli iscritti di Evoluzione i relativi commenti e considerazioni.
4- che la associazione “ evoluzione “ abbia chiesto l’istituzione della commissione edilizia al consiglio comunale non mi risulta; anzi , sono stati riportati notizie su incontri “ da carbonari “ tra il presidente della consulta ed il sindaco e l’assessore Toscano sul tema della commissione edilizia, ma mai è pervenuto, per quanto mi risulta, una richiesta al presidente del consiglio comunale oppure ai consiglieri comunali . Si è ritenuto di risolvere con incontri a quattr’occhi quanto andava fatto pubblicamente e non voglio entrare nel merito per evitare incomprensioni o male interpretazioni ;
5- per quanto riguarda la specificità dei sei nominati , voglio ricordare all’abitante ingegnere, che basta essere portatore di interesse della materia per far parte di tale consulta, ed è quanto prevede la legge in materia; inoltre gli argomenti da conoscere sono elencati all’articolo 4;
6- per quanto riguarda la speranza che i sei abbiano più fortuna nel rapporto con i funzionari del comune, ebbene il regolamento ha equiparato il delegato della consulta al potere del consigliere comunale, ed è quanto dire sul piano del potere che si dà alla consulta ; ovviamente dipende tutto da come si vuole esercitare tale potere !
7- per quanto le valutazioni sui lavori pubblici realizzati, ebbene questo riguarda l’operato di ciascuno di noi , per cui in caso di eventuale illecito o di male “ affare” sono altri organi deputati a ciò, ed a cui il cittadino può liberamente rivolgersi ; per quanto riguarda lo scrivente nei tre anni di opposizione non si è mai tirato indietro nel denunciare certe cose, né in consiglio comunale, né a mezzo stampa e né alla corte dei conti;
8- per quanto riguarda le modalità del funzionamento della consulta , volutamente non sono state elencati tempi e modi per non appesantire il documento, ma lasciando ampio margine di organizzazione a chi ne farà parte;
9- per rispondere all’ultimo concetto del cittadino Gelsomino nel quale lui non vede la necessità dell’istituzione della consulta in quanto duplicato della sua associazione , faccio presente che la differenza è sostanziale perché la consulta è solo di nomina consiliare , è stata dotata di poteri enormi perché i componenti sono equiparati ai consiglieri comunali ; il parere della consulta poi va inserito obbligatoriamente nelle relative delibere di consiglio comunale ; questo non è poco in una epoca in cui si vuole rendere il più trasparente possibile l’attività di una amministrazione ; 10- premesso che tutti i portatori di interesse comune , cosiddetti stakeholders , possono essere nominati nella consulta per il territorio e l’ambiente , deve essere chiaro a tutti che le responsabilità decisionali sono solo di chi democraticamente è stato eletto dal popolo ; ogni consigliere comunale deve assumersi la responsabilità di ciò che vota ,ed il compito di chi farà parte della consulta deve servire ad ampliare le conoscenze del consigliere , a metterlo in condizione di saper argomentare quanto è in discussione e a dare un voto di approvazione o di diniego in piena conoscenza e coscienza , sempre nell’interesse della collettività.
Ringrazio comunque l’ abitante Gelsomino per le sue riflessioni ed il direttore del “ Messaggio “ per l’opportunità e l’ospitalità che ci offre sul suo giornale .
Carmine Corbisiero
(Coestensore con l’avvocato Gianpaolo D’Aiello della bozza di regolamento della Consulta comunale per l’ambiente)