Caro Valerio De Fusco,
nonostante la mia ritrosia, ho sentito la necessità di risponderti pubblicamente, per difendermi dalla lunga lettera contro il mio articolo, che hai sentito l’esigenza di scrivere forse per giustificarti.
Non posso che iniziare con la risposta alla domanda iniziale che mi ponevi e che tuttavia si traduce in una domanda a mia volta: chi sei tu per chiedermi di firmare gli articoli? E soprattutto, che importanza può avere sapere chi sono o chi non sono? L’individualismo si addice poco a chi vanta tanta democraticità come fai tu. Sono importanti i pensieri e le parole delle persone, soprattutto quando sono largamente condivise, ma anche quando non lo sono, e non il semplice nome da scrivere nel libro nero dei nemici da annientare. Inoltre ti ringrazio molto per la breve lezione di diritto costituzionale, ma devi sapere che non amo molto gridare e per fortuna esistono metodi di comunicazione molto più civili ed efficaci delle grida.
Dovresti provare ad usarli, potrebbero anche piacerti!
Sono molto rammaricato che ti sia sentito tirato in causa, ma in realtà dovresti ringraziarmi, poiché la lunga lettera che hai scritto, su ben due giornali locali, ti ha concesso di fare il discorso come candidato alla presidenza del Forum, che il famoso caos non ti ha permesso di fare la volta scorsa, e per di più senza interruzioni o grida di ogni sorta.
Non ho assolutamente la presunzione di conoscere lo statuto che governa il Forum né tu me lo hai poi spiegato, visto che hai fatto un excursus sulla cattiva gestione precedente, ma dello statuto hai scritto poco e niente. Ma ti dirò di più: non mi interessa. Nell’articolo incriminato mi sono limitato a descrivere ciò che era successo all’assemblea, dal momento che ero presente e soprattutto IMPARZIALE, e ancor di più l’inciviltà con cui si è svolto e concluso l’incontro. Credevo che fosse chiaro il rammarico che mi pervadeva mentre scrivevo, e la delusione di chi aveva sperato che qualcosa nei giovani di Teano potesse far sperare in un cambiamento positivo delle cose, che a questo punto credo invece resteranno tali.
Né ho la presunzione di dare lezioni di democrazia a nessuno e, a differenza di altri, non ho alcun interesse in gioco nella partecipazione al Forum, né ne sono un candidato.
Sono però un lavoratore, e dopo essermi dovuto assentare da lavoro per partecipare ad un’assemblea che ritenevo di una certa importanza, il non raggiungimento dell’obiettivo dell’assemblea stessa, ossia l’elezione del presidente, chiunque esso fosse stato, ma soprattutto i modi in cui è capitolata, mi hanno irritato alquanto.
Tu parli di libertà: la libertà è un concetto troppo grande, che spesso viene mal interpretato e sfocia in forme di pensiero e azioni pericolose, esagitate. Un concetto che troppo a lungo è stato violentato e snaturato. Io ti parlo di arroganza, che è quella che ho visto nei toni e nei volti di molti giovani presenti all’assemblea e che con violenza si sono rivolti ai rappresentanti dell’amministrazione, senza un minimo di rispetto, urlando e usando termini alquanto poco ortodossi.
Caro Valerio De Fusco, non credere che “ la condizione dell’ uomo é una condizione di guerra di ciascuno contro ogni altro”(Hobbes), siamo stanchi di questa guerra, e almeno in un organismo dove i giovani sono i protagonisti, vogliamo cooperazione. Ti saluto con una frase che io amo molto e che per me riassume egregiamente il concetto di libertà e democrazia, è di Voltaire, prova a leggerlo, placa gli animi e favorisce il buon senso “Disapprovo ciò che dici, ma difenderò alla morte il tuo diritto di dirlo”
Alex