La nuova ordinanza di De Luca, la n. 82 emanata il 20 ottobre ha creato confusione e pone in evidenza il reale problema collaborativo tra Regioni, enti locali e Governo centrale. Il governatore campano ha espresso, nelle giornate precedenti, la volontà d’ introdurre restrizioni che però nell’ordinanza emanata non risultano.
Nell’ordinanza non è presente l’annuncio che riguardava il coprifuoco promesso dal governatore a partire da venerdì 23 ottobre. Inoltre, altra incognita riguarda la riapertura delle scuole primarie. Sul punto, infatti, il provvedimento non si sbilancia, e rimanda alle valutazioni dell’Unità di crisi.
La novità assoluta, che fa discutere, è il divieto di spostamenti dalla provincia di residenza o domicilio verso altre province della Campania, un divieto a cui fanno eccezione gli spostamenti relativi a “motivi di salute”, “comprovati motivi di lavoro” o “comprovati motivi di natura familiare” nonché “motivi scolastici e/o afferenti ad attività formative e/o socio-assistenziali” e “altri motivi di urgente necessità”. L’ordinanza non ha alcun effetto per gli spostamenti da e verso altre Regioni: se per esempio un cittadino di Napoli vorrà andare a Roma, dovendo quindi attraversare la provincia di Caserta, potrà farlo.
In conclusione, sarà l’Unità di crisi a valutare l’eventuale riapertura della scuola primaria per lunedì 26 ottobre. Sul coprifuoco la decisione passa al Ministro della Salute Speranza, il quale finora non si è espresso.
Sara Finocchi