Finalmente, solo grazie alla professionalità del collega Antonio Migliozzi, abbiamo potuto avere il piacere e l’onore, non solo di leggerlo esclusivamente attraverso Social di targa partitica, bensì, dicevamo di poter ascoltare una articolata difesa di Ufficio da parte del (S)indaco, Gianni Scoglio, relativamente alla vicenda Ge.S.I.A.. Tanto non è avvenuto ad esempio per la capitozzatura delle magnolie; tanto non è avvenuto, ad esempio, per il parcheggio di Teano Scalo. Tant’è. Ad ogni buon conto abbiamo ascoltato attentamente l’arringa difensiva di Scoglio e, dobbiamo ammettere, che dal punto di vista dell’elencazione cronologica e tecnico-giuridico, non fa una piega. All’apparenza. Senonché, noi che siamo dei “millantatori di professione” non possiamo non aver notato dei passaggi alquanto contorti e degni dei più noti “azzecacarbugli”. Quasi un larvato ed impercettibile “arrampicarsi sugli specchi” là dove si dice che, qualora fosse stato approvato il PUC (Piano Urbanistico Comunale) che prevedeva il non inserimento di quell’area nell’ambito cosiddetto “industriale”, comunque la Regione Campania, in deroga, sopra tutto e sopra tutti, avrebbe autonomamente potuto rilasciare parere favorevole alla realizzazione di un Impianto per Trattamento Rifiuti. Tanto contraddicendo sè stessa (la Regione Campania) su un suo precedente diniego? Ci sembra tutto ciò, Avv. Scoglio, un vero e proprio azzardato preventivo processo alle intenzioni della Regione. O no? La cosa, a noi “millantatori di professione”, puzza non poco. “A pensar male si fa peccato, ma spesso ci si indovina”. E sa perché, caro Avv., siamo così disincantati rispetto a certe difese di Ufficio? Semplicemente perché siamo stati testimoni del fatto che, in epoca Bassolino, l’allora Assessore Regionale, Teresa Armato, ebbe la felice idea di delocalizzare, dal Molo Vigliena di Napoli attraverso un condotto di ben 40 km, il mastodontico deposito della Q8 nella piana di Tora e Piccilli, Sindaco del Comune, il Dr. Diego Colaccio. Ebbene, nulla hanno potuto né TAR, né Consiglio di Stato, né PUC, né arringhe difensive, contro l’impegno e la credibilità e l’autorevolezza politica di quel Sindaco rispetto a trattative “politiche” a più alti livelli. Senza contare i blocchi della Casilina, con a capo quel Sindaco, da parte dell’intera popolazione di quei luoghi. Ora, qual’è il peso della sua credibilità ed autorevolezza politica in ambito regionale? Ci spieghiamo meglio. Sbagliamo quando affermiamo che Teano ha contribuito non poco alla elezione di questa Giunta Regionale? Sbagliamo quando affermiamo che Teano ha dato i natali ad una Vice Presidente del Parlamento Europeo? Sbagliamo quando affermiamo che Teano ha ampiamente contribuito alla elezione al Parlamento Regionale di politici appartenenti a Comuni limitrofi (ai quali è stato concesso la edificazione di un nuovo Ospedale)? Sbagliamo quando affermiamo che da oltre cinque lustri le maggioranze che (A)mministrano la Città di Teano appartengono ad una certa area politica o “campo largo” che dir si voglia? Ecco perché la sua arringa non ci convince. Un’arringa che addirittura addita al “vero amministratore” di Teano, riferendosi a quel Dr. Fernando Zanni, che oggi si è reso promotore di una apprezzabilissima iniziativa volta a cercare di esorcizzare quell’ecomostro previsto in tenimento di Teano. E, anche qui, sbagliamo a dire che il Dr. Zanni, è riprovato, faccia parte di quel “campo largo”, e non da oggi, a cui lei stesso. Avv. Scoglio, appartiene? Ecco perché la sua arringa non ci convince. Ed ancora, sbagliamo ad affermare che il (S)indaco che l’ha preceduta e con il quale oggi si azzanna, anch’egli apparteneva ed appartiene a quel “campo largo” a cui ci riferiamo? Ecco perché la sua arringa non ci convince. Ed allora, tornando al ns. del 24.03.2024 dove abbiamo trattato di “pressioni e minacce”; dove abbiamo accennato “delle quotidiane e note azioni giudiziarie che vedono Amministrazioni locali sotto inchiesta per vicende legate al mondo dei “rifiuti””, l’intera intelaiatura, non assume più un mero aspetto tecnicistico, bensì assume contorni di credibilità ed autorevolezza politica pressochè inesistenti. Sa signor (S)indaco, è risaputo come in politica, spesso, si è costretti a soggiacere ad “ordini superiori”. Non è certamente il suo caso, ma noi, abbiamo assistito a ben altri scempi a Teano in ossequio ad “ordini superiori” (vedi Viale Europa, n.d.r.). Anche allora erano del “campo largo”. O no?
Pasquale Di Benedetto