Il termine zona rossa nasce nel 1918 in Francia dove, a seguito del conflitto mondiale, tutti quei territori a nord-est del paese che erano stati completamente devastati dalla guerra vennero definiti Zone Rouge, appunto zona rossa. Quindi con la locuzione zona rossa si definisce un’area soggetta ad un alto rischio di carattere ambientale, sociale o d’altro genere. Può essere istituita temporaneamente o definitivamente. In questo preciso momento storico, a causa del coronavirus, è stata dichiarata temporaneamente e precisamente fino al 3 aprile, almeno per il momento, zona rossa l’intera Nazione. Ma nello specifico cosa vuol dire? Come ci si deve comportare? Cerchiamo di riassumere in maniera molto sintetica il concetto: è vietato entrare ed uscire dalla zona rossa ma anche all’interno di essa bisogna evitare spostamenti. Vengono fatti salvi tutti i movimenti per esigenze lavorative, sanitarie. Sono sospese attività didattiche, sportive e di aggregazione sociale. Sono vietati assembramenti di persone di qualunque tipo sia all’aperto che in locali pubblici. Sospeso qualunque tipo di spettacolo, manifestazione o di competizione sportiva. In poche parole, lavoro, salute e spesa intelligente a parte (con autocertificazione), più evitate di uscire meglio è.
Pasqualino Tammaro