Erano le nove passate; benché normalmente più che mattinieri, Cosimo e Damiano si erano attardati un po’, complice un calore fuori stagione che non aveva favorito un buon sonno ristoratore durante la notte.
“Damià, Damià”
“Che è Cosimì; ma non tieni sonno, ch’è successo?
“Damià, sono le nove e mezzo.”
“Embè?”
“E noi dovevamo, uscire: ci dovevano portare in processione, oggi è la nostra festa…”
“Guarda, Cosimì, io delle volte non capisco proprio se ci sei o ci fai. Ma quale processione ha fatt à ttè? Sono due anni che non si fa la processione: c’è stato il Covid. Non ti ricordi niente?”
“E va bè, ma col green pass qualcosa si poteva fare…”
“E già, ci mettevamo a controllare tutti i fedeli: tu sì, può venì, tu no, perchè non c’hai il green pass. Ma te pare na’ bella cosa?”
“No bella nunn’è. Ma i fedeli sono frastornati (che bella parola haggio ditt). Meno male che po’ chill ha fatto il miracolo.”
“Ma comme chill’? Ti pare che ci si rivolge così ad un collega? Lo so, lo so, che San Gennaro ha fatto il miracolo. Ed è stato puntualissimo, il giorno della sua festa, senza far aspettare nessuno. E’ proprio in gamba, Gennaro, quando sta di genio!”
“Ma quale Gennaro, Damià, io non sto parlando del miracolo di Gennaro: e che ce vò a sciogliere nu’ poco e’ sangue. Io sto parlando di una miracolo grande, subitaneo, fotografato e documentato”.
“E chi l’avesse fatto stu’ miracolo, Cosimì?”.
“Comme, ma tu nun sai mai nient? L’ha fatto il nuovo Assessore appena nominato, quello “esterno”, quello che il Sindaco ha fatto materializzare davanti a tutti i suoi consiglieri, rimasti a bocca aperta come gli allocchi, rapiti da tanta politica maestria: e chi era Cavour, Damià?”
“Mah, Cavour è stato il più grande statista italiano…”
“E vicino al nostro Sindaco, Cavour ci faceva un baffo, Damià”
“Scusa la parola, Cosimì, ma che cazzo vuo’ dicere, tu, il miracolo, l’assessore esterno, il sindaco, il baffo di Cavour? Famm’ o’ piacere, famm’ capì cacche cosa pure a mmè”.
“Allora, Damià, tu sai che i terreni a fronte strada ogni anno invadono queste con le erbacce spontanee che crescono a dismisura e ne rendono difficoltosa e a volte impossibile e pericolosa la percorribilità. Ora in ogni paese, all’inizio del periodo del rigoglio, gli amministratori provvedono ad emettere una ordinanza con la quale si impone ai proprietari di tenere puliti i cigli dei loro terreni prospicienti le strade; oppure, se non lo fanno loro, provvede a farlo il Comune in danno, cioè addeb itandone loro le spese. Ma quest’anno il Sindaco era troppo distratto dai tanti impegni; e pure il suo vice, e pure i tre assessori sopravvissuti: tutti impegnatissimi. Allora il Sindaco-Cavour che ti fa? Prende un cilindro e , sim sala bim, ti estrae un assessore esterno. Frattanto, per i motivi sopra detti, diventa impraticabile una strada che conduce ad una casa dove vive una persona bisognosa di cure continue ed alla quale devono perciò accedere quotidianamente mezzi di sussidio medico ed infermieristico. I familiari protestano e pubblicano sui media foto che documentano la difficoltà di accesso alla casa in questione. Ma l’assessore esterno, il tempo di togliersi la giacca ed indossare la tuta da superman et voilà, ti fa niente di meno che un vero e proprio miracolo!”
“E come lo ha fatto Cosimì, come lo ha fatto, famme sapè che me mparo cacche cosa pur’io…”
“Damià, Damià, lo fatto solo son la “imposizione delle mani”, e’ capito: solo con la imposizioni delle mani”
“E dove le ha imposte le mani, Cosimì, dove le ha imposte, famme sapè…”
“Damià, le ha imposte sulla macchina fotografica ed ha fatto una fotografia della stessa strada. Ma venti metri più avanti, dove non c’erano impedimenti troppo eccedenti, e subito il Sindaco l’ha pubblicata scrivendo “tutto risolto”. Hai capito Damià, tutto risolto!!! Che grande miracolo, che grande miracolo, che capacità divina; due segnalati da Dio, il Sindaco e l’Assessore esterno. Che miracolo, damià. Gennaro s’adda metter solo scuorno”
“Cosimiiiiiiiiiiiii, Cosimiiiiiiii, m’ha fai dicere na’ parola?”
“Sì. Sì, dici, Damia, dici”
“Cosimì…….. ma va’ ffà nc…lo”.
Claudio Gliottone