Nel libro “Cuore di cane” Michail Bulgakov narra le strane vicende che accadono ad un cane randagio, Pallino, il quale viene salvato dalla strada e curato dal dottor Filip Filippovic.
Non appena adattato alla nuova condizione di animale domestico, il piccolo cagnolino scopre che la causa della benevolenza nei suoi confronti non era motivata dalla ricerca di un animale domestico, bensì dall’esigenza di una cavia per un esperimento: trapiantare nel corpo dell’animale l’ipofisi e le ghiandole seminali di un essere umano morto.
La trasformazione del cane-uomo è una metafora critica della società e della vita quotidiana degli uomini nella Russia del dopo rivoluzione.
Infatti, tutti i personaggi che compaiono in questo libro non sono altro che immagini di figure rappresentative di una società corrotta e malsana tipica di quel tempo.
Di Petrillo Luca 3’A