I due nuovi candidati al premio, sorpresi ma neanche tanto dell’iniziativa di Corbisiero, ritengono comunque di non avere titoli per ambire al prestigioso premio e precisano, con garbo ma con decisione, le rispettive posizioni.
Il successore di Corbisiero alla carica di vicesindaco, l’avvocato Gianpaolo D’Aiello, richiama proprio questo precedente per esternare tutta la sua meraviglia sulle osservazioni di Corbisiero in materia di bilancio comunale:” E’ stato cinque anni amministratore comunale, ha anche frequentato un corso per pubblici amministratori , di cui porta vanto, e poi formula contestazioni tecniche sul bilancio che mostrano invece assoluta incompetenza.”
In che senso?
“Nel senso che:
1- Un bilancio consuntivo può evidenziare un avanzo o un disavanzo di gestione. Se ce’ un avanzo si tratta di una gestione sana, se invece presenta disavanzi avrà qualche problema.
2- In caso di avanzo, se è eccessivo, è evidente che rappresenta un sintomo di incapacità a spendere. Se invece l’avanzo è minimo allora rappresenta una economia.
3- L’impegno dell’avanzo di gestione lo si fa solo dopo l’approvazione del bilancio consuntivo relativo all’anno di riferimento.
Tutta qui la risposta di D’Aiello che sembra però più infastidito dall’atteggiamento del Corbisiero che non dalla sostanza delle interrogazioni che formula, quasi tutte che richiamano direttamente o indirettamente il ruolo da lui svolto nella passata amministrazione.
Diverso e più conciliante l’atteggiamento di Flavio Toscano, attuale assessore ai lavori pubblici del Comune, il quale sembra doppiamente sorpreso dalla candidatura perché non ritiene assolutamente che possa essere individuata nella sua posizione alcun accaparramento di merito su questa e su altre vicende in cui è stato chiamato in causa. In particolare sulla vicenda del sistema ascensionale per trasportare i cittadini dal parcheggio di Viale Italia al centro (Largo dei Cappelloni). Toscano precisa che, l’equivoco può essere stato generato dalla lettura dell’ articolo di un quotidiano locale che assegnava erroneamente a Toscano la paternità di questa idea che egli stesso, molto onestamente, ammette risalire agli anni 90 quando ancora era in piedi l’ipotesi di una villa comunale sul vecchio campo sportivo Medori. “E’ compito di un assessore, non tanto di ricercare meriti o riconoscimenti ma, selezionare le idee ed i progetti più idonei per la soluzione di problemi che attanagliano da decenni lo sviluppo del centro storico. Se un’idea è valida e realizzabile a me non interessa chi e quando è stata pensata. Non cerco la primogenitura ma la realizzazione delle idee”.
Se fossero vere le affermazioni dei due assessori, ed il se è d’obbligo per chi non parteggia, allora si potrebbe verificare una situazione paradossale: una possibile nomination anche all’ideatore del premio?
Prepariamoci a subire una splendida notte delle stelle.
Antonio Guttoriello