Una volta, non troppi anni fa, per attirare o consolidare la presenza dei giovani nei partiti si usava imbottire le sezioni di mazzi di carte, calciobalilla e tavoli da ping-pong. Salendo di livello era anche possibile, ma raramente, imbattersi in qualche scacchiera, spesso ‘capovolta’, in assenza dei capi, appannaggio del meno mentale ma più fluido e popolare gioco della dama. Beh, per un po’ ha funzionato davvero. Poi, (saltando il periodo di mezzo o del disincanto, inquadrabile tra il 1990 e il 2000) è arrivato internet, quello diffuso. “Più collegamenti per tutti” e soprattutto, dappertutto con un computer a basso costo. La politica si accorge di internet o viceversa, questo conta poco, fatto sta che nascono i siti dei referenti dei partiti e dei partiti stessi. Entra di tutto, dal blog del sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca a quello della deputata sidicina Pina Picierno. I politici si sono accorti che stare su internet è come stare al sole: più ci si espone e più si diventa neri; in questo caso conosciuti. E così, per attirare i giovani non si usano più i biliardini, ma i Social Network. Facebook, innanzitutto. Lì, i giovani fanno anche di più: ‘si attirano da soli’. Dalla rimpatriata scolastica, ai gruppi gay, dagli appassionati di bottoni perlati agli amanti del parapendio, è tutto un florilegio di amicizie via filo che spesso si traducono in incontri in verticale (anche qui, si noti la capacità dimostrata nel mutuare alla bisogna persino il linguaggio dei radioamatori: incontro in verticale). Un appuntamento globale, dalle infinite potenzialità al quale non poteva mancare la politica? Il primato a Teano spetta alla Pdl.
Qualcuno, intelligentemente, ha lanciato l’esca, che chiameremo meglio ‘idea’ perché non si ravvisa davvero nulla di capzioso nell’uso del mezzo, e ha spostato sul web il gruppo della Pdl giovani. E le adesioni non si sono fatte attendere, sfiorando a valle del faccia faccia la quarantina d’iscritti. Dal monitor Lcd all’incontro in verticale il passo è stato breve, anche se si trattava di vedersi nell’ex sezione di Alleanza Nazionale. Lì, in piazza della Vittoria, fatte sparire le icone dei capi nazionali e provinciali, spenta qualche ‘fiamma’ residua, buttati chissà dove vecchi manifesti pre-svolta (di Fiuggi) e qualche altro nostalgico vessillo, la cosa è parsa a tutti funzionare. Poi, poi è saltata fuorila sorpresa. Quei giovani avavano una testa, tutta loro, un pensiero, delle idee. Così, sarà stata più che altro l’insistenza dei ‘vecchi’ tesi ad affrettare l’assegnazione di nomine, compiti e ruoli, ma si sono registrate delle irritazioni. Osservazioni dialettiche, di puro confronto, finite con una saggia decisione. Insomma, i giovani lontano dagli schermi opalescenti ritrovano ancora gli istinti primordiali all’autodifesa e alla sopravvivenza. Questo è tutto. La prima assemblea post facebook è salta così, per precauzione. I ragazzi, giustamente, invocavano un minimo di preliminari prima di largheggiare in baci e abbracci tra semi sconosciuti. E soprattutto prima di designare un loro rappresentante unico. Ma, nella successiva riunione, pur sempre bruciando i tempi, la rappresentate unica la si è dovuta designare. Anche se più di un giovane solleva la questione della mancanza del secondo pezzo giovanile della Pdl, quello degli azzurrini. Una bella osservazione. Anche se in quella sede sono prevalsi ugualmente, stavolta per ragioni comprensibili, le esigenze organizzative dettate da chi c’era già rispetto agli ultimi arrivati; sebbene giovani e belli. Maledatta fretta. Nella confusione stava per rimetterci la faccia la giovane Giusy D’Aiello, apparsa sulla carta stampata come il leader unico della Pdl di tutto l’agro sidicino. I paginifici altocasertani non perdonano: meglio un titolo ad effetto che la verità. Ma Giusy aveva un angelo custode, ch enemmeno sapeva di avere. Così è stata salvata in corner da un amico che di politica attiva ne pratica ora davvero poca, ma in quanto a comunicazione… evidentemente ha ancora molte frecce nella faretra. Lo dimostra il fatto che con un giro di mail è riuscito a togliere dal groppone della Giusy il pesante fardello di ‘designata monoparte; referente politica cittadina dei giovani della Pdl’. Uno status equivoco, disancorato dalla realtà, ma quasi ratificato, manco a dirlo, nella semi inconsapevolezza genrale sugli effetti devastanti in rispetto al progetto unitario, nel ventre di uno dei maggiori hotel di Caserta, al cospetto di Mario Landolfi. Il primo a dare la nostizia (per il verso giusto) è stato il portale diretto da Gianluigi Guarino casertace.it che, ospitando un articolo del gruppo di comunicatori di Teano ‘retenews’ le ha fatto indossare la casacca, più modesta ma in compenso vera, di rappresentante del primo gruppo locale organizzato d’ispirazione Pdl.
Ciò dovrebbe aiutare il dialogo con l’altra anima della Pdl, si pensa, quella originata dalla trasformazione di Forza Italia e che ha persino un rappresentante tra le fila della giunta comunale di Teano, nella persona dell’assessore, Flavio Toscano. Oddio, per il momento segnali di distensione non se ne vedono. Ma, ad operazione chiarimento eseguita, perlomeno gli ex forzisti non potranno rimproverare ai ‘giovani ispirati’ (ricordate la denominazione prescelta ‘gruppo d’ispirazione Pdl) di aver fatto tutto da soli. Comunque vada, l’impressione che se ne può ricavare è quella che la spaccatura, le distanze, le diffidenze, arrivino ai giovani per ‘sgocciolamento’ ossia dall’alto. Sono gli anziani dei rispettivi partiti quelli ai quali risulta viepiù difficile mettere da parte nuovi rancori o vecchie ruggini e personalismi per far largo ai primi tentativi di fusione a freddo. Mentre quella a caldo, di fusione, li farebbe esplodere: una chiamata dall’alto e quindi un ordine impositivo dai capi regionali o provinciali avrebbe effetti deleteri sulla coesione dei rispettivi gruppi storici memori di colpi di fioretto trasversali in occasione degli ultimi appuntamenti elettorali. Le ultime amministrative, innanzitutto. Gruppi che però, questo è il fatto, non hanno perso il pelo e nemmeno il vizio e starebbero lavorando per creare una serie di situazioni di fatto. Occorre spiegarsi meglio.
Circolano già i nomi dei prossimi candidati provinciali e