Mai avremmo pensato di vedere la guerra alle porte dell’Europa. Mai avremmo pensato che dopo poco più di 70 anni, la pace conquistata a carissimo prezzo in Europa sarebbe potuta essere di nuovo in pericolo. Mai avremmo pensato di vedere ancora un dittatore giocare con le sorti del mondo. Un regime totalitario, agisce più o meno allo stesso modo: costruisce una perfetta propaganda ideologica, che quasi sempre affonda le radici nella storia e nella razza, per educare non un cittadino, ma un suddito obbediente; si circonda di politici che fungono da guardia per il proprio potere; arresta chi protesta pacificamente in pubblico; vieta ai mezzi di diffusione e di stampa di dare resoconti negativi sulla politica o sulle azioni militari, considerando traditori coloro che si esprimono contrari alle decisioni prese; ammazzando coloro che possono minare l’autorevolezza di chi detiene il potere. È racchiusa qui l’immagine che oggi la Federazione Russa tramette al mondo. Ma dall’altro lato vediamo immagini di chi, con i bambini per mano, le valigie, i trasportini con gli animali, in fuga verso un dove incerto, lasciando tutto quello che con tanta fatica si è costruito. Queste immagini rimangono negli occhi e nella mente, ci parlano di terrore e disperazione. Se fossimo noi, a lasciare le nostre case perché veniamo bombardati?
Se fosse il nostro paese ad essere attaccato? Probabilmente questa guerra farà capire a molti che non esistono distinzioni tra i profughi, a prescindere da chi ha il nucleare o meno.
La guerra è follia. Sempre. Non esistono guerre giuste, ma esistono gli oppressori e gli oppressi, gli occupanti e gli occupati, gli aggressori e gli aggrediti e questo a tutte le latitudini. Il resto è solo fariseismo.
Sara Finocchi