Fondamentale per la svolta alle indagini le dichiarazioni del suo ex compagno che si è presentato in Caserma per dare la sua versione ai Carabinieri…
Si sarebbe trattato di un incidente domestico. Questa la conclusione dei carabinieri al termine dell’indagine su quando accaduto sabato mattina in vico San Michele di Teano dove una trentaduenne di origine romena è rimasta seriamente ustionata dopo avere avuto una lite con il compagno, un quarantenne di Teano. Basilari per la ricostruzione dell’accaduto le testimonianze dell’uomo (intercettato dai carabinieri dopo essersi reso praticamente irreperibile) e della figlia della donna, una bambina di dodici anni che ha assistito alla scena. Così come accertato dagli investigatori, tra i due compagni ci sarebbe stata una lite al termine della quale la donna avrebbe minacciato di darsi fuoco. Impugnando una bottiglia di alcol la trentaduenne si sarebbe avvicinata ai fornelli accesi sui quali stava cucinando. Per cause ancora in corso di accertamento il liquido sarebbe entrato in contatto con la fiamma e la donna sarebbe diventata in poco tempo una torcia umana. Immediato è stato l’intervento dei soccorritori. La donna è stata accompagnata in ospedale da un’ambulanza per poi essere trasferita all’ospedale “Cardarelli” di Napoli, nel reparto Grandi Ustionati. ha riportato ustioni sull’ottanta per cento del corpo ma non sarebbe in gravi condizioni. I carabinieri hanno ascoltato nella giornata di ieri la dodicenne che ha raccontato quanto visto. Una testimonianza identica a quella fornita dal compagno della donna e da alcuni residenti della zona. All’interno dell’abitazione della coppia sono stati eseguiti tutti i rilievi del caso che hanno permesso agli investigatori dell’Arma di accertare la bontà di quanto descritto sia dalla piccola che dall’uomo.