Ogni notte, su e giù tra il Piemonte e la Liguria, su di un treno che sostituisce la casa che non ha e la poltroncina il letto che gli manca. Questa è la vita che conduceva Silvano Toniolo, un ottantenne, parzialmente invalido fino a qualche giorno fa, titolare di una pensione che non supera le 500 euro al mese. Poi è scattata la solidarietà di un mondo che qualche volta si distrae e non si accorge dei figli bisognosi ma altre volte invece mostra la più bella delle solidarietà.
Una famiglia di Airacca, in provincia di Torino, di origini rumene, forse memori delle traversie sopportate sulla loro pelle per crearsi una esistenza decente nella nostra nazione, si è offerta di ospitare l’anziano invalido nella cameretta lasciata vuota dal figlio in giro per il mondo per motivi di lavoro.
La storia di questo anziano signore ha provocato la solidarietà di associazioni, catene alberghiere e la segnalazione da parte di uno che sui treni ci vive, ma non per bisogno, per lavoro, il nostro conterraneo Enzo Ferraro, capotreno di Torino, particolarmente sensibile ai rapporti umani e sociali. “Dare una mano ad una persona che ha bisogno è un gesto che non ha eguali” così Enzo ha commentato il fatto con la giornalista RAI che lo ha intervistato.
Siamo d’accordo con Enzo e a lui vogliamo rivolgere il nostro più vivo apprezzamento per il ruolo da lui svolto in questa vicenda e per la sensibilità mostrata in questa particolare occasione.
Rosa Chirico