Caro Maurizio ti ho chiamato sempre così sopra la morte ti ha visitato Non nella Mignano dei Fieramosca, bensi a Cassino,in un amaro ospedale. Ti ha portato via quasi di nascosto.Eri stato visitato da Verdone sindaco che ti aveva visto quasi nel rigor mortis . Ora sei di nuovo nei Verdi campi dei cieli a fare di nuovo la giovane marmotta . Ti piangiamo in silenzio ma con torrenti di lacrime poveri dell’ansia del pastore errante delle note eterne di Beethoven. Domani tornerà di nuovo il sole e tu non celenterati la Messa della prima sera, ma canterai con i cori angelici Sub tuum praesidium. Ciao Maurizio un giorno ci rivedremo faremo festa come ai tempi delle giovani marmotte con prosciutto formaggio e ciambelle. Arrivederci nostro amico di sempre in sottana casula e largo sorriso alla Don Camillo.
Giulio De Monaco