“Un nuovo virus che si diffonde in tutto il mondo e contro il quale la maggioranza degli uomini non ha difese immunitarie”. Questa è la definizione di pandemia, secondo l’Organizzazione Mondiale della Salute. E con questa definizione che da questo momento si parlerà del coronavirus. La definizione di pandemia, si è resa necessaria per impedire ulteriori casi di infezioni.Ma cos’è esattamente una pandemia? E cosa succede quando viene annunciata da una delle principali autorità sanitarie, come l’OMS? È bene conoscere perché se da un lato la “pandemia” non cambia lo stato dei fatti, dall’altro però può scatenare paure e fobie e determinare danni maggiori. Partiamo dall’idea che le crisi sanitarie mondiali tendono a svilupparsi “per step”. La catena degli eventi comincia con un focolaio- aumento dei casi confermati di una malattia contenuto in un’area geografica ristretta, in questo caso Wuhan. Se la malattia si diffonde oltre l’area geografica, in tutta la Cina, allora diventa un’epidemia. Si giunge così da PHEIC cioè emergenza pubblica a pandemia, cioè epidemie che attraversano confini internazionali e contagiano un ampio numero di persone in tutto il mondo. In altri termini, è tutta una questione geografica. Ora l’OMS con questa dichiarazione potrà esprimere raccomandazioni su come tutti i Paesi dovrebbero gestire l’epidemia, e mobilizzare fondi e supporto politico. Quindi l’Oms avrà la facoltà di emanare direttive generali e inviare équipe nelle nazioni più colpite.
Sara Finocchi