Dall’Almanacco dei proverbi italiani: “Fai del bene e scordatelo, fai del male e pensaci”. Far del bene dovrebbe essere un’azione talmente naturale che non bisognerebbe nemmeno ricordarsi di quando lo si è fatto. Allo stesso modo se viene compiuta un’azione cattiva sarebbe opportuno fare un’attenta riflessione, onde evitare di ripetersi nuovamente. Premesso ciò, non possiamo che esprimere tutta la nostra gratitudine al Dr. Fabrizio Zarone per averci “rintuzzato” e relazionato in merito alle nostre “perplessità” sulle iniziative intraprese nell’ultimo Consiglio Comunale del 06.10.2022 e sul ns. intervento del 05.10.2022, nonché quello del 09.10.2022. Bisogna evidenziare come già una dettagliata “relazione” di “SiAmoTeano” sulle vicende dello stesso Consiglio era stata da noi puntualmente pubblicata il giorno 10.10.2022 ed a seguire l’ultimo Comunicato da noi pubblicato il 12.10.2022 e ricevuto in Redazione il 10.10.2022. Bisogna evidenziare, come il giorno 10.10.2022, La Redazione tutta aveva deciso di non pubblicare per l’intera giornata (fino alle ore 20,00), alcun articolo in segno di lutto per la drammatica dipartita di un bambino. Bisogna evidenziare, come nei giorni precedenti erano giunti altri articoli di altri Concittadini e che, a causa dello “stop” si erano sovrapposti in attesa di una imminente ripresa progressiva pubblicazione.
Nessuna corsia preferenziale, quindi, ma rispetto cronologico degli interventi, tutti agli atti e dimostrabili. Si badi bene, comunque, che il Direttore Responsabile di un Giornale non è tenuto a “giustificarsi” con nessuno, men che meno il sottoscritto dotato di un esasperato concetto della correttezza etico-professionale. ”Devo trarre da ciò la conseguenza che il Messaggio ha identificato in noi i mali di Teano e non si è disposti nemmeno ad ospitare le nostre risposte” (???). Questa è la rimostranza nei nostri confronti da parte dello stimato Dr. F. Zarone. Ebbene, al di là di una esternazione diremo, alquanto scomposta nei confronti di chi da sempre, da sempre, ci mette la faccia non “tutelato” nemmeno da un ruolo politico, in questo caso di Opposizione nell’Assise Comunale, possiamo attribuire, tale esternazione, ad un momento ansiogeno in reazione ad una dialettica con spunti critici. Ad ogni buon conto chiariti con cordialità questi aspetti, ci meraviglia un altro passaggio di tali momenti ansiogeni: “Ospitare (eventualmente) una rettifica a distanza di due giorni dalla pubblicazione dell’articolo non ha alcun senso”. Tale affermazione insensata, ci dà l’opportunità di ribadire che le Richieste di Rettifica sono normate dalle Disposizioni sulla Stampa di cui alla Legge del 08 febbraio 1948, n. 47 Art. 8. Dove è chiaramente previsto che: “Risposte e rettifiche. Il direttore o, comunque, il responsabile è tenuto a fare inserire gratuitamente nel quotidiano o nel periodico o nell’agenzia di stampa le dichiarazioni o le rettifiche dei soggetti di cui siano state pubblicate immagini od ai quali siano stati attribuiti atti o pensieri o affermazioni da essi ritenuti lesivi della loro dignità o contrari a verità, purché le dichiarazioni o le rettifiche non abbiano contenuto suscettibile di incriminazione penale. Per i quotidiani, le dichiarazioni o le rettifiche di cui al comma precedente sono pubblicate, non oltre due giorni da quello in cui è avvenuta la richiesta, in testa di pagina e collocate nella stessa pagina del giornale che ha riportato la notizia cui si riferiscono”. Se ne deduce che, quelle che sono state inviate alla Redazione come “precisazione circa articolo pubblicato il 09.10.2022”, e non come “richiesta di rettifica ai sensi della Legge sulla Stampa” (…per inciso), il giorno 10 0ttobre 2022, alle ore 10,24, sono state comunque pubblicate il giorno 12.10.2022, alle ore 08,00. Come da Art.8, L. n. 47/1948. O no? Almeno in questo siamo o non siamo eticamente, deontologicamente e professionalmente corretti? Pertanto quell’affermazione: “Ospitare (eventualmente) una rettifica a distanza di due giorni dalla pubblicazione dell’articolo non ha alcun senso”, ci sembra, se non proprio irriconoscente, perlomeno puerile e sintomo di un atteggiamento comprensibilmente ansiogeno. Quasi come quei bambini beccati con le mani nella marmellata. Tanto è vero che, sempre in maniera alquanto puerile, si rincara la dose affermando (sic!): “Ne dovremo trarre la conseguenza che per noi alcuna interlocuzione con il Messaggio è possibile e di ciò dovremo darne notizia con apposito comunicato, ma solo per non apparire silenti di fronte a critiche tanto immotivate, quanto ingenerose”. Premesso che siamo ancora in attesa di questo Comunicato, ad ogni buon conto questo frignare ci induce a buona ragione a ricordarci: “Fai del bene e scordatelo, fai del male e pensaci”. A buon intenditor, poche parole. O no? E, alla fine della storia, personalmente, e resta un concetto del tutto personale, mai saremmo rimasti per un solo minuto tra gli scranni del Consiglio Comunale, dopo che questo è stato convocato con modalità incontrovertibilmente illegittime. Non fosse, peraltro, che così redatto l’Ordine del Giorno, lo avremmo considerato una offesa alla dignità ed all’intelligenza sia di noi (eventualmente in veste di Consiglieri Comunali) sia per l’intera Cittadinanza che rappresenteremmo. Il rispetto della norma non lo si invoca a corrente alternata, né esistono “pregiudiziali” di sorta rispetto ad un “governare” irriverente, irrispettoso ed incompetente. “Ogni questione in merito potrà essere sollevata nelle competenti sedi”. Staremo a vedere. Tutto quanto fin qui esplicitato, naturalmente rimane nell’alveo della dialettica giornalistica e di cronaca politica, senza alcun retropensiero o “pregiudiziali” di sorta. E, comunque, ribadiamo, per l’ennesima volta, queste Pagine sono di tutti ed al servizio di tutti.
Pasquale Di Benedetto