Il Voto, unica nostra arma per la difesa delle nostre Istituzioni, viene spesso barattato in cambio di false promesse di posti di lavoro.
Chi alimenta questi comportamenti è il vero nemico del nostro Paese. Alcuni personaggi escono dalle tenebre in ogni campagna elettorale e sperando di ottenere favori, manifestano su qualche giornale locale, atti di servilismo rinnegando le proprie origini politiche.
Ma difendere chi nulla ha fatto per evitare la chiusura del nostro Ospedale cittadino (vedi Oliviero, oggi targato Pd) è un atto altamente proditorio a danno, esclusivamente, del nostro Paese.
Noi diffidiamo dal porre in essere questi comportamenti e ci permettiamo suggerire a tutto l’Elettorato Teanese di non votare questo signore per evitare ulteriori danni alle nostre Istituzioni.
La difesa a spada tratta del comportamento di simili personaggi ha portato taluni a distorcere la realtà sui fatti che hanno determinato la chiusura del nosocomio cittadino, il vecchio e glorioso Ave Gratia Plena.
Ma la cronaca degli accadimenti è impietosa e punta il dito contro chi ha contributo a distruggere le nostre Istituzioni ottenute con grande impegno.
Ecco i fatti accaduti sotto il governatore regionale BASSOLINO:
2008, la legge regionale numero 16 riorganizza la rete ospedaliera, ma non si accanisce contro l’ospedale di Teano;
2009, sotto gli auspici De Mita (che ha allevato e cresciuto, politicamente, la Picierno), scatta la nomina a dirigente Asl di Antonio Gambacorta;
Poco dopo, inizia l’espoliazione dell’Ospedale con il trasferimento in massa medici e infermieri;
Conseguenza di tutto ciò, chiudono i reparti di medicina e chirurgia, mentre il pronto soccorso viene ridotto a un semplice primo soccorso in emergenza che riceve e trasferisce i pazienti;
Nel 2010, caduta la giunta Bassolino e con l’Ospedale di Teano ormai già chiuso, Oliviero si riscopre difensore di una istituzione che non c’è più e organizza un convegno (disertato dai più) nel salone dell’Annunziata nel quale tenta – inutilmente – di prendere le distanze da un’azione di sfascio dei servizi sanitari locali alla quale egli stesso, come membro dell’amministrazione Bassolino, aveva attivamente partecipato.
Ecco i fatti, ora, cari Elettori, giudicate Voi.