Amedeo detto ‘Maradona’ , è stato il primo questa mattina, verso le ore 7,00, nell’aprire il portone principale del Municipio, quello che da sulla Piazza S.Francesco, a percepire che qualcosa non andava e infatti, quando si è diretto verso il corridoio che conduce all’ufficio economato, prima di arrivare all’ufficio anagrafe, si è trovato di fronte ad una scena a dir poco sconvolgente.
La porta di ferro che chiude i due ingressi degli uffici Ecologia ed Economato, era parzialmente e chiaramente divelta con evidenti tracce di forzatura operata con l’utilizzo della fiamma ossidrica. La porta in legno dell’ufficio economato era spalancata e all’interno regnava il caos più assoluto. Nel primo locale tutte le suppellettili, carte, cancelleria ed altro sparsi per terra mentre le due scrivanie risultavano chiaramente spostate con i tiretti aperti da qualcuno che cercava qualcosa. Nel secondo locale invece, dove c’è la cassaforte, ha sentito un forte odore di bruciato: ancora i fumi della fiamma ossidrica utilizzata per fare due grandi fori nella porta della cassaforte.
Amedeo ha dato subito l’allarme, contattando i Vigili Urbani che hanno immediatamente allertato i carabinieri che si sono precipitati sul posto. Il sopraluogo dei militari ha consentito di accertare che era stato perpetrato ai danni del Comune un furto con scasso della cassaforte dell’economato con la sottrazione di 8mila euro in contanti ma con un inventario ancora da definire con esattezza con la collaborazione dei impiegati dell’ufficio economato, il vice economo Mario Compagnone e l’addetta Carmela De Angelis che stanno attivamente collaborando con gli inquirenti per fornire ogni più utile informazione che possa aiutare a ricostruire l’intera vicenda.
Gli inquirenti stanno ricostruendo la dinamica dei fatti ma, sembra che non ci siano molti dubbi sulla ipotesi che i malviventi siano penetrati all’interno del Municipio attraverso l’ingresso che da sulla piazzetta Teatro Nuovo. Evidentemente avevano già studiato sia il percorso che l’obiettivo da raggiungere perché la fiamma ossidrica che hanno utilizzato per forzare la porta di ferro prima e poi praticare due grandi fori nella porta della cassaforte la dice lunga sull’accurata organizzazione del colpo. Sapevano della cassaforte, sapevano probabilmente che conteneva delle somme importanti e quasi certamente avranno anche provato a trovare le chiavi che però solitamente, in questi casi, sono custodite in altra sede.
I malviventi hanno avuto tutta la notte a disposizione per portare a termine l’operazione di scasso, disponendo anche di una relativa tranquillità in quanto la zona ove trovasi l’economato è poco esposta e per questo motivo gli abitanti della zona non hanno percepito alcun rumore strano.
Severino Cipullo