Egr. Direttore,
profittando della sua consueta disponibilità, intendo fare alcune riflessioni in merito all’articolo di Figueras da lei pubblicato di recente dal titolo "Realizzato il confronto Sindaco – Cittadini", essendo certo del fatto che non avrà alcun problema a renderle pubbliche. Non è mia intenzione entrare nel merito dell’incontro che si è svolto sabato scorso, ma devo necessariamente fare qualche appunto alle considerazioni finali fatte in merito alla minoranza consiliare poiché, in virtù del ruolo di Consigliere che ricopro, mi sento toccato in prima persona. Mi duole constatare, con grande rammarico, che il suo giornale, per il quale in passato (e spero anche per il futuro) ho speso molteplici apprezzamenti, "non sta più sul pezzo" come un tempo, arrivando a scrivere inesattezze grossolane e del tutto infondate. Per quanto mi riguarda, da quando sono diventato Consigliere comunale, mi preoccupo, pressoché quotidianamente, di sottoporre alla cittadinanza le problematiche che ritengo meritevoli di attenzione e quelli che, a mio avviso, sono gli errori commessi dalla maggioranza nell’attività amministrativa. E le assicuro che utilizzo ogni mezzo (la strada, i giornali, i social network, le sedi istituzionali). Ovviamente, faccio quello che posso e cerco di farlo al meglio, pur mettendo in conto la possibilità di commettere errori o di perdere alcuni passaggi. Del resto nessuno è perfetto! Ma da qui ad invocare veli pietosi o addirittura ipotizzare di fare a meno del ruolo che mi onoro di ricoprire, insieme agli amici della minoranza, mi sembra davvero eccessivo. Piuttosto, il suo articolista dovrebbe chiedersi se il giornale per cui scrive assolve al suo ruolo come ha fatto in passato. A dire il vero, ricordo con nostalgia le numerose inchieste da lei portate alla luce, il suo essere sempre in prima linea per il pluralismo informativo, le numerose battaglie portate avanti (ad esempio quella sul "Progetto Laocoonte", tanto per citarne una) il suo sguardo sempre attento e critico sull’attività amministrativa e politica della città, la sua presenza assidua ai Consigli comunali. Già, proprio quei Consigli comunali in cui l’assenza del suo giornale si nota e pesa come un macigno. A riprova della veridicità di quanto ho appena detto, basti pensare che nell’ultimo Consiglio comunale non solo non si è discusso il bilancio annuale (come riportato erroneamente da Figueras), ma proprio noi della minoranza abbiamo dato un contributo fattivo per apportare delle modifiche al regolamento IUC predisposto dalla maggioranza. Durante le oltre 4 ore di svolgimento dei lavori, ci siamo confrontati, e talvolta scontrati, nell’interesse della cittadinanza, convergendo su alcune posizioni condivise e dividendoci su altre. Per esempio, in accordo con la maggioranza, abbiamo fatto in modo che le agevolazioni fiscali, previste per gli immobili del centro storico di Teano, fossero estese anche ai centri storici delle frazioni, oppure, in disaccordo con il testo che purtroppo è stato approvato senza i nostri voti, abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto per l’aliquota TASI alle stelle e per la previsione dell’esonero per i soli commercianti del centro storico, ritenendo che tale beneficio dovesse essere esteso a tutte le attività commerciali della città, che soffrono la crisi allo stesso modo. Di tutto questo e di tanto altro, non ho letto una sola riga sul suo giornale e allora mi chiedo, volendo utilizzare le parole di Figueras, se "forse se ne potrebbe fare anche a meno", sperando che la mia provocazione possa risvegliare in lei e nei suoi validissimi collaboratori quello spirito giornalistico che ha dato tanto lustro a "Il Messaggio" di Teano.
La saluto con l’affetto e la stima di sempre,
Giovanni Scoglio
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Caro Avvocato,
pubblico volentieri questo suo sermone che ricevo con la solita disponibilità ad accettare ogni osservazione svolta con tono civile e cortese come ha saputo fare lei. Non mi va di replicare anche perché ritengo che non ha assolutamente forzato la mano ma ha scritto esattamente quello che è il suo punto di vista e come tale va rispettato, ma sulle conclusioni mi consentirà almeno di non essere d’accordo.
Non voglio giustificare Figueras (nella foto), che ritengo svolga con molta onestà intellettuale il compito di commentare l’attività politica della nostra città ma, il riferimento al Consiglio comunale era solo lo spunto per dare una valutazione di massima di quello che solitamente è l’opinione diffusa in parte della cittadinanza. A parte il confronto a distanza con il Sindaco Di Benedetto sulla dirigenza scolastica, che ha avviato sulle pagine di Facebook e che noi abbiamo ripreso immediatamente, non mi sono state segnalate altre iniziative promosse dalla minoranza consiliare nello svolgimento della sua specifica attività istituzionale. Le faccio un esempio per tutti: sabato la maggioranza ha realizzato un confronto tra la cittadinanza ed il Sindaco e sulla bontà dell’iniziativa abbiamo già scritto e commentato, le chiedo: non era quella una occasione perché qualche rappresentante della minoranza ponesse delle domande al capo dell’esecutivo comunale? E se la gente ha pensato che avete perso una buona occasione per un confronto aperto e non schematizzato all’interno di un ordine del giorno di consiglio comunale, noi che lo scriviamo, quali responsabilità abbiamo?
Mi sono dilungato e le chiedo venia, non volevo polemizzare ma segnalarle che “forse se ne potrebbe fare anche a meno” del nostro giornale, ma probabilmente il primo a sentirne la mancanza sarebbe proprio lei, perché lei e tanti altri, su questo giornale, avete scritto in piena libertà tutto quello che vi è servito per far conoscere le vostre idee ed i vostri propositi, cosa che vi sarà sempre consentita.
Concludo rassicurandola che non è necessario risvegliare quello spirito giornalistico che non si è mai assopito, perché altrimenti sarebbe lecito chiedersi, come titolava l’articolo di fondo dell’edizione cartacea di luglio scorso “Ma chi ce lo fa fare?”
Ricambio l’affetto e la stima, augurandole nel contempo, buon lavoro!
Antonio Guttoriello