Si sa che il nostro concetto socio-culturale in genere, rispetto a quelle che sono le culture anglosassoni, si fonda sul “perdono”. Sappiamo pure che da qui trae origine, forse, quella sorta di “giustificazionismo ad ogni costo” rispetto ad ogni forma di abuso o di illecito (cazzimma?). Si, però, ma, siccome, dato che, non sapevo, etc. etc.. E, così, combattuti tra il doveroso rispetto delle regole e la tentazione alla “cazzimma”, spesso ci troviamo al cospetto di una contorsione psicologica e morale che mette a dura prova il nostro vivere quotidiano. Così capita, ad esempio, in merito all’annosa e vergognosa situazione della esistenza in vita dell’Ufficio del Giudice di Pace di Teano, di ritrovarci di fronte ad un’altra aberrazione giuridico-regolamentare fuori da ogni parametro della logica sia cognitiva, sia giuridica. Quindi, onde risolvere il problema di quella Sede, continuano le riunioni.
Si badi bene stiamo trattando di una Sede che dovrebbe essere una delle “Culle del diritto”! Là dove i Cittadini dovrebbero trovare soddisfazione a mezzo della Giustizia! La Sede del Giudice di Pace! Così, in una delle ultime riunioni che ha visto la presenza di diversi Primi Cittadini o loro legittimi Delegati del Comprensorio, da Lamberto Di Caprio a Andrea Lonardo, da Bartolomeo Cantelmo a Michele Palestina, per il Comune di Teano, Chiara Marchini, poi da Antonella Palmieri a Marisa De Quattro, da Crescenzo Di Tommaso a Pasquale Romano e Paolo Falco, troviamo una distorsione in merito alle procedure di legittimità della riunione stessa.
Tutto bene “Madama la Marchesa”? Niente affatto!!! Quest’ultima riunione dovrebbe avere il valore della nullità. E perchè mai? Semplicemente perché la Rappresentante per il Comune di Teano, altro non sarebbe che una “Tirocinante” presso lo stesso Comune. Quindi senza alcun titolo di rappresentanza legittima per lo stesso Comune! (una volta non esisteva il reato di Millantato Credito Art. 346 Codice Penale?). E chi lo dice che la Tirocinante in questione, nella fattispecie, è un’abusiva? Innanzitutto la logica giuridico-amministrativa, poi, nero su bianco il Regolamento per lo Svolgimento dei Tirocini approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 48 del 05.09.2019. In sintesi l’Art. 2 del Regolamento così recita: 1 – Il rapporto fra Comune e tirocinanti non costituisce rapporto di lavoro; 2 – I tirocinanti non potranno sostituire personale assente a vario titolo né sopperire ad alcun modo a carenze d’organico. Alla luce di tanto, chi ha autorizzato la tirocinante Marchini a rappresentare il Comune di Teano? Forse il Commissario Prefettizio impossibilitato a presenziare alla riunione con gli altri Sindaci? Forse la Segretaria Comunale impossibilitato a presenziare alla riunione perché in altre faccende affaccendata? Certo che la questione appare alquanto grave (Abuso di Ufficio o Omissioni in atti di Ufficio?). Non fosse peraltro che la vicenda avrebbe anche un risvolto alquanto “offensivo” per l’intera Comunità Teanese degna miseramente, in cotal guisa, addirittura di essere rappresentata da una Tirocinante! Si, però, ma, siccome, dato che, non sapevo, etc. etc..
Il Direttore