La pazienza ha i suoi limiti e quella degli idraulici chiamati ad intervenire sulla rete idrica comunale sembra abbia superato abbondantemente i limiti di sopportazione.
Da notizie apprese direttamente dagli interessati la situazione creditizia nei confronti dell’Ente Comune sembra avere origini lontane, quasi dall’insediamento dell’attuale amministrazione e la debitoria comunale accumulata in questo periodo sembra doversi aggirare intorno ai 300mila euro per circa cinque ditte utilizzate in varia misura in questi primi tre anni.
E’ di circa una quindicina di giorni la notizia che il Sindaco avrebbe ricevuto, unitamente al responsabile dei servizi finanziari del comune, una lettera di diffida ad ottemperare all’obbligo di pagare i compensi per tutti i lavori di manutenzione idraulica ordinaria e straordinaria svolti in questi anni e per i quali, in molti casi, esisterebbe solo qualche documento cartaceo che ne attesti la esecuzione.
E’ tipico di questa attività infatti che, di fronte ad una emergenza, non si può attendere i tempi dell’incarico ufficiale ed allora si chiama la ditta disponibile di turno e le si chiede di intervenire, poi si regolarizza il tutto, ma su questo risponde sulla corretta regolarità il consigliere comunale delegato dal sindaco a controllare ed indirizzare i tecnici comunali.
Gli uffici competenti si giustificano con la sofferenza di cassa, la capacità di incasso del comune non viaggia con la stessa velocità della spesa ed allora si corre il rischio di scontentare qualcuno, che forse stanno diventando molti di più.
Tocca sempre e solo a noi? Sembra essere la principale domanda che si pongono i rappresentanti delle ditte interessate. Non ce la facciamo più, le spese dobbiamo sostenerle ma se non arrivano i nostri soldi corriamo il rischio di cessare le nostre attività. Il sindaco, sollecitato dai rappresentanti delle ditte non ha potuto dare risposte completamente rassicuranti se non un impegno a verificare la situazione , mentre il responsabile dei servizi finanziari afferma, coerentemente con quanto affermato in analoghe precedenti circostanze, che l’ente non riesce a far pagare i tributi ai cittadini e dunque purtroppo si devono applicare criteri di priorità che purtroppo non convincono affatto gli idraulici.
Per esempio, una ditta che viene pagata puntualmente è la Termotetti srl quella che si occupa dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani. La spiegazione sarebbe che se non viene pagata non si effettua lo smaltimento perché la ditta non sarebbe in grado di pagare i 18 lavoratori dipendenti, quasi tutti lavoratori locali e allora si aprirebbe una vertenza più che lavoristica, politica. Ma altri ancora sarebbero gli imprenditori che a detta degli idraulici beneficierebbero di una corsia preferenziale.
Ormai è iniziato un braccio di ferro che potrebbe sfociare anche nella decisione di incrociare le braccia da parte degli operatori idraulici e, per come è ridotta la nostra rete idrica cittadina, sarebbe veramente un grande problema che forse conviene scongiurare.
La Redazione
1 Comments
gaetano manna
Grazie per lo spazio che mi date.
A cosa sia dovuta la mancanza di riscossione è cosa nota, no arcinota e nulla fa l’Amministrazione.
INOLTRE:
A)L’amministrazione rinunzia ad un risarcimento danni di oltre 2.000.000 di euro senza giustificato motivo
b) non si fa pagare dagli amici degli amici senza giustificato motivo
c) non capisco :é giusto togliere i rifiuti per igiene , lavarsi per igiene e bere NON é giusto?
Gli AMMINISTRATORI e i DIRIGENTI COMUNALI ,conoscono come risolvere il problema, MA………………………………….
Gaetano Manna