HO UN SOGNO: che un giorno questa nazione si sollevi e viva pienamente il vero significato del suo credo: "Riteniamo queste verità di per se stesse evidenti: che tutti gli uomini sono stati creati uguali" .
Martin Luther King si è sempre esposto in prima linea affinché fosse abbattuta, nella realtà americana degli anni cinquanta e sessanta, ogni sorta di pregiudizio etnico. Predicando l’ottimismo creativo dell’amore e della resistenza non violenta, come alternativa alla rassegnazione passiva e alla reazione violenta. Oggi, è riconosciuto dall’umanità intera come l’ apostolo instancabile della resistenza non violenta, riferimento degli emarginati e redentore della faccia nera. Ci piace ricordarlo perchè, anche noi come lui, abbiamo un sogno.
Veniamo al dunque: qualche giorno fa, ci è stata posta una domanda circa l’eventualità di considerare il prossimo 1° Giugno, quale ultimo giorno di scuola per i bambini delle elementari. Ma l’ultimo giorno di scuola non dovrebbe essere sabato 9 Giugno ? “E vabbè, ma che ce li mandiamo a fare anche a Giugno, tanto ormai quello che dovevano fare l’hanno fatto”, è stata la risposta unanime dei presenti al nostro risentimento.
La scuola è sacra, ed il rispetto per chi ci aiuta ad educare i nostri figli, deve essere altrettanto. Durante tutto l’anno scolastico ci si lamenta, perchè si ritiene a giusta o sbagliata ragione, che gli insegnanti facciano poco e male. Ci si arrabbia quando assegnano pochi compiti per casa o quando gli stessi sono molti. Si contesta ogni tipo di iniziativa educativa extrascolare. Si è pronti a scovare la pagliuzza negli occhi degli altri, senza preoccuparsi minimamente della trave che è nei nostri. La scorsa settimana, alla Garibaldi, al progetto pomeridiano del mercoledì, erano presenti solo tre bambini. Ad un incontro scuola-famiglia ci si lamentava per l’assenza dei genitori di quei bambini che avrebbero bisogno di essere seguiti di più. Altri tempi quando, il genitore che non si presentava agli incontri per più di una volta, riceveva “per iscritto” l’invito a presentarsi. E qualora lo stesso veniva ancora disatteso, si passava alla segnalazione ai servizi sociali. I professionisti (psicologi, psichiatri, neuropsichiatri infantili) che operano come CTU nei Tribunali vengono spesso chiamati a valutare le competenze genitoriali delle parti in causa, per l’affidamento dei minori. E come sempre, chi ne paga le conseguenze sono sempre loro: i bambini.
Si dice che i bambini siano il futuro di ogni società. Sono dei germogli che vanno coltivati con amore. Innaffiati quando necessario e raddrizzati quando, inevitabilmente, cominciano a crescere storti. Se da un lato le famiglie demandano alla scuola l’educazione dei propri figli, dall’altro chi dovrebbe andare fino in fondo per risolvere i problemi, o quanto meno tentare di arginarli, si bada bene dal farlo. Tanto ormai il mondo va così. La convinzione comune è che “Tu singolo”, non puoi fare nulla per cambiare il mondo. Peccato però che, è goccia dopo goccia che si forma il mare……..
Giovanni Falcone, diceva che la società civile è fatta da noi tutti. Solo grazie alla coscienza civile, si possono combattere tutti i mali. Lui ci credeva, ed ha pagato un prezzo troppo alto per averci fermamente creduto.
Ricordiamo che in un omelia, durante la cerimonia di alcune prime comunioni, il sacerdote celebrante, rivolto a tutti i genitori presenti disse: “bambini, prendete per mano i vostri genitori e riportateli sulla buona strada”. Costruire un futuro migliore è un obbligo morale di tutti; ma un futuro migliore, lo si potrà avere solo passando per un presente solido, chiaro e pulito. I bambini, non sono solo il futuro, ma sono anche l’attuale presente. Facciamoci prendere per mano da loro ed accompagnamoli. Loro, sapranno guidarci nel migliore dei modi. In fin dei conti, sognare è gratis, e sui sogni non c’è ancora nessuna tassa
Luciano Passariello