Se un capo tribù, poniamo Toro Seduto, si fosse accorto che un cavallo era morto dopo aver bevuto ad una fonte, avrebbe subito ordinato l’accensione di un fuoco e fatto trasmettere via fumo il messaggio di allerta per tutti gli uomini in giro per la prteria.
Con una decina di nuvolette avrebbe comunicato che l’acqua era inquinata e che non avrebbero dovuto berla. Non più di cinque minuti e tutti erano avvertiti.
Da noi può ancora accadere nel 2010 che, un Ente competente della materia, l’ARPAC, accerti l’inquinamento chimico dell’acqua potabile utilizzata dalla popolazione della nostra città ed alle ore 20 di sera la gente intreccia telefonate con parenti, amici, persone che dovrebbero essere informate dei fatti e non riesce a sapere un bel niente. L’unica cosa che si sa è che c’è il divieto di consumare l’acqua proveniente dal serbatoio di Santa Reparata, a fini alimentari. Ma anche questa notizia è stata appresa per passa parola perché quei piccoli manifestini bianchi messi dove non dovrebbero essere messi, sono assolutamente ridicoli. Il comunicato sindacale da noi pubblicato già alle ore 13,00 di oggi, è stato letto da oltre 350 persone ma solo verso sera quando anche Facebook ed il sito della Proloco Teano si erano attivati per dare informazione.
Telefoni ai vigili e non ti sanno aggiungere niente altro a quanto sta scritto sul manifestino, nessuno sa dire quali sono le zone della città alimentate dal serbatoio di Santa Reparata, se il divieto vige anche per quelli alimentati prima del serbatoio di S.Reparata, se si può usare l’acqua per cucinare, cioè facendola bollire, a sera non c’è più il tempo per approvvigionarsi dell’acqua imbottigliata.
A chi si riferiva il Sindaco quando al termine del comunicato ordina di dare la massima pubblicità attraverso ogni forma di informazione prevista? Il sito internet del Comune è vuoto! Non c’è uno straccio di notizia, i giornali locali sono stati assolutamente ignorati ma, cosa ancora più grave che ancora non si conoscono con esattezza le zone interessate. Forse avremmo dovuto chiamare i pellerossa, quelli avrebbero incendiato un po’ di roba sulla casa comunale e con quattro fumate avrebbero tempestivamente informato i cittadini che bere l’acqua del serbatoio di Santa Reparata può compromettere la salute dei cittadini.
Buonanotte!