Il foglio di carta passa di mano in mano, davanti all’Ufficio Postale di Teano Centro. Non abbiamo neanche il tempo di chiederlo che già una persona di nostra conoscenza ce lo porge e ci chiede:”Ma è mai possibile, se la prendono sempre con i più deboli”. La curiosità aumenta e dunque occorre leggere cosa c’è scritto.
E’ una comunicazione delle Poste Italiane indirizzata ai clienti titolari di pensioni INPS. Riproduce il calendario dei pagamenti delle pensioni ed elargisce alcuni suggerimenti per invogliare il pensionato a richiedere il libretto postale o aprire il Conto Banca Posta. Chi non fa ne l’uno o ne l’altro corre il rischio di percepire la pensione non il primo del mese, giorno in cui l’INPS accredita le pensioni, bensì, seguendo la programma zione del 2011 può capitare anche che, in riferimento alla lettera alfabetica del proprio cognome, possa ritirare la pensione non prima del giorno 13, come capiterà ai pensionati i cui cognomi iniziano con la lettera da A a C.
Praticamente accade che l’INPS accredita i soldi delle pensioni già dal primo giorno del mese, le PP.TT. invece, per distribuirli impiegano 9 giorni feriali, 13 di calendario. Capita così che il signor Tizio non potrà ritirare la propria pensione se non con tredici giorni di ritardo. In qualche modo è una prassi che si può anche giustificare, non si possono pagare migliaia di pensione in un sol giorno, ci sono problemi di sicurezza e di sovraffollamento ma anche di insufficienza di organico. E qui interviene l’organizzazione postale che suggerisce ai pensionati di richiedere il Conto Posta o il libretto postale. Queste due soluzioni consentono ai titolari di ritirare la pensione direttamente il primo giorno feriale del mese, come ci ha spiegato il responsabile dell’Ufficio Postale di Teano Centro e disporre di un sistema assicurativo che dà sicurezza contro il furto fino a due ore dopo il prelievo per un massimo di 700 euro.
Ma le doglianze dei pensionati non vogliono sentire ragioni, qualcuno chiede di sapere perché se l’INPS da i soldi alle Poste il primo giorno del mese, lui è costretto a ritirarli solo molti giorni dopo? “Se mi scade una cambiale nei primi giorni del mese io non la potrò pagare,- afferma una vecchietta molto arzilla, seduta sulla panchina – chi pagherà le spese?
Se l’INPS accredita i soldi delle pensioni il primo giorno del mese e le Poste li consegnano entro il giorno 13 vuol dire che le Poste trattengono nelle proprie casse, impropriamente, i soldi che già dal 1 giorno spetterebbero ai pensionati, senza conto corrente. Le Poste guadagnano valuta in questo periodo che non viene certo riconosciuta al pensionato, come, secondo il nostro modesto parere, dovrebbe accadere. Su questo il cortese responsabile delle Poste preferisce non esprimersi perché, così ci risponde, non rientra nelle sue competenze.
Abbiamo sviluppato un ragionamento limitandoci alla realtà del nostro paese, ma se proviamo ad estenderlo a tutto il territorio nazionale, ci si rende conto di che massa di denaro viene trattenuta dalle Poste con questo meccanismo che, francamente , non ci convince del tutto.
Pubblichiamo il testo del volantino postale, sia a titolo di informazione per i pensionati e sia perché il lettore si renda conto di quanto abbiamo appena descritto.
Alex DF.