Erano le 10,30 circa, dello scorso 31 luglio. Il sole picchiava alto mentre un giovane di circa venti anni, si accasciava al suolo sotto il porticato delle ex case parcheggio in Via Porta Napoli.
Trascorrono circa trenta minuti ma, a parte la curiosità della gente e qualche timido tentativo di rianimazione improvvisato da qualche passante, non si è registrato alcun intervento medico.
Tutto questo viene osservato da una donna dalla finestra del proprio appartamento che, prontamente, compone il 118 per richiedere un intervento di urgenza.
La donna fa appena in tempo a raccontare di quel giovane a terra da molti minuti che l’incaricato del 118, dall’altra parte, l’assale con voce alterata :”Voi siete di Teano e per Teano vale solo il codice rosso. Gli anziani e incidenti stradali. Noi non abbiamo tempo da perdere” e senza dare neanche il tempo alla donna di replicare, le attacca il telefono in faccia.
La cortese e civile segnalatrice ci ha raccontato questo episodio con molta amarezza e ci chiedeva se era mai possibile che, dopo averci tolto l’Ospedale, il pronto soccorso, ora addirittura si rifiutano anche di trasportare al più vicino Ospedale un giovane colto da malore. La domanda che ci facciamo noi è: se l’intervento del 118 fosse stato decisivo per evitare il peggio a quel ragazzo, di cosa staremmo parlando ora? Risponde a vero la stupidaggine del codice rosso o è l’invenzione di un addetto irresponsabile e fannullone?
Possiamo sperare che qualcuno della Sanità pubblica ci dia uno straccio di risposta?