La Giunta Comunale di Teano, con atto del 24 agosto 2011, ha deliberato all’unanimità, di incaricare un avvocato di Carinola di difendere l’immagine dell’Amministrazione Comunale, del comune ed i suoi dipendenti, contro una campagna denigratoria, relativamente alla gestione delle pratiche edilizie dell’Area Tecnica e delle “Politiche sociali” che avviene, prevalentemente, attraverso quotidiani provinciali e on line (Gazzetta di Caserta e “Il Messaggio” on line). La delibera chiarisce inoltre che i contenuti di tali articoli esulano da una normale dialettica politica costruttiva anche severa e vanno a ledere l’immagine stessa degli organi del governo dell’Ente. Il riferimento in particolare è, per quanto riguarda "il Messaggio", presumiamo, perché la delibera non lo specifica, un articolo pubblicato il 7 luglio scorso dal titolo "La lista della spesa per il supermercato comunale" firmato da “Monsier Travet”.
Per tali motivi la Giunta ritiene di dover richiedere un risarcimento dei danni, non patrimoniali ,identificabili nella lesione dell’immagine dell’Ente, le persone fisiche ed il Comune.
Presumiamo che quella assunta dai nostri amministratori sia stata una decisione molto sofferta, benché assunta all’unanimità, a cui si è aggiunto il grave conflitto di individuare un legale che riscuotesse la totale fiducia dell’intero esecutivo. Hanno dovuti purtroppo ripiegare su di un avvocato di Carinola poiché a Teano, presumibilmente, a loro avviso, non esistono professionisti della legge con simili requisiti.
E’ appena il caso di precisare che, riteniamo del tutto legittima la decisione dell’organo politico amministrativo del comune. Se una persona o un ente o una istituzione, chiunque insomma, ritenga che sia stata lesa la propria immagine, ha il dovere di attivare ogni più utile iniziativa per tutelarsi davanti alla legge e davanti agli uomini. Certo poi i legali di parte dovranno provare le argomentazioni dei nostri amministratori e noi dovremmo attrezzarci per difenderci nelle sedi proprie, cioè davanti alla magistratura. Tutto questo rientra nella più assoluta normalità.
Intanto noi nel frattempo cosa dovremmo fare? Interrompere le nostre pubblicazioni in attesa della sentenza o continuare a fare il nostro dovere, quello che facciamo da oltre tredici anni con il consenso di un pubblico di lettori sempre più numeroso? ( Ottocento copie mensili dell’edizione cartacea e 12mila lettori mensili dell’edizione online). E’ un interrogativo che non ci siamo proprio posti, certo che continueremo a svolgere come sempre il nostro lavoro, convinti di svolgere una funzione sociale, altamente meritevole e nell’esclusivo interesse della nostra collettività.
Ci siamo consultati tra di noi per scoprire il motivo di una simile iniziativa, assunta unanimemente dall’esecutivo comunale. In effetti ci siamo detti, è mai possibile che i nostri amministratori ci hanno denunciati perché con l’articolo di Monsier Travet avremmo leso l’immagine dell’Ente?
Ragionandoci bene, una sorta di spiegazione ce la siamo data, ma naturalmente suscettibile di modifica se dovessero arrivare altre informazioni in merito.
Pensate che sono anni che la nostra amministrazione comunale è sotto il mirino della magistratura per una indagine completata e consegnata al Giudice per l’Udienza Preliminare in cui sono coinvolti, a vario titolo, il Sindaco, l’assessore al turismo e alcuni tecnici comunali. Sempre a proposito di immagine, è ancora visibile sul sito internet Youtube, la performance spettacolare dell’assessore al turismo in occasione della cerimonia del 150° anniversario dello Storico Incontro; sono sempre visibili le foto che ritraggono lo stato di indecenza in cui versano i nostri cimiteri, le strade, i marciapiedi, le siepi, i passaggi pedonali e relativi sanpietrini, i cumuli di immondizia sparsi su tutto il territorio, se non addirittura davanti ai ristoranti, la definitiva chiusura dell’Ospedale, il grave ritardo con cui si sta provvedendo a trovare una decente sistemazione per i ragazzi delle scuole medie, le opere promesse e non fatte e si potrebbe continuare a lungo.
Forse l’amministrazione avrebbe potuto lavorare di più e meglio per evitare lo stato di completo abbandono in cui siamo caduti e recuperare un minimo di immagine, quella vera, ed invece cosa ha pensato di fare? Denunciarci per un articolo che non gli è piaciuto, che avrebbe leso la loro immagine, ma in effetti non è che il pretesto per tentare di farci tacere, per darci una buona lezione perché non ci siamo mai voluti accomodare negli uffici comunali e ritirare le veline da pubblicare sul nostro giornale il giorno dopo.
Prendiamo atto dell’iniziativa della Giunta comunale di Teano, se chiamati in causa risponderemo con la massima disponibilità e tempestività agli organi giudicanti ai quali forniremo ogni chiarimento che sarà ritenuto necessario per una serena e giusta sentenza.
Nel frattempo, “il Messaggio”, sia online che cartaceo, continuerà la sua attività di informazione seria, obiettiva e rispettosa della verità, che spesso va oltre i fatti per cogliere gli umori, i giudizi, i dissensi e gli assensi della comunità entro la quale operiamo. Per questo i nostri collaboratori sono persone della società civile, con interessi e professioni diverse, molti dei quali si sono avvicinati al giornalismo per la prima volta e trovano, nel nostro giornale, lo spazio di libertà che ora vorrebbero negarci. E’ la vera voce del popolo teanese.
Vogliono metterci il bavaglio ma, si può far tacere il popolo?
Il direttore responsabile
Antonio Guttoriello