Venerdì 16 aprile alle ore 18,30 si celebrerà il primo Consiglio Comunale dopo le elezioni Regionali e Provinciali. La curiosità dei cittadini, in questa occasione, non sarà puntata solo sugli argomenti di specifica competenza del Consiglio, che pure sono sempre interessanti e meritevoli di approfondimento, l’attenzione sarà rivolta invece su quanto il Consiglio vorrà discutere sui risultati elettorali e sulle conseguenze politico amministrative che questi risultati hanno prodotto.
Ci si aspetta insomma di assistere ad una resa dei conti su quanto si ritiene da una parte o dall’altra fosse dovuto e quanto invece è stato dato in termini di aiuti elettorali. Ci si aspetta di sapere se e quando effettivamente il Presidente del Consiglio vorrà confermare le sue dimissioni, ma su questo argomento riteniamo di poter anticipare che Carlo Giorgio resterà al suo posto almeno fino all’approvazione del bilancio consuntivo del 2009 cosa che dovrebbe verificarsi non più tardi della metà del mese di maggio.
Non riteniamo che questo consiglio comunale sarà decisivo per le sorti dell’Amministrazione Comunale in carica, troppo scaltri e navigati sono i nostri amministratori per cadere in un tranello come quello di farsi male da soli. C’è e ci sarà una posizione di attesa per chi farà la prima mossa, in una situazione di convivenza forzata che nessuno può nascondere, perché sono palesi ed evidenti le contraddizioni emerse in questa lunga e povera campagna elettorale. Quando si allacciano accordi e intese tra segni opposti e con interessi opposti, inevitabilmente, soprattutto di fronte alla sconfitta, le conseguenze sono in rapporto all’interesse che ognuna delle parti ha di lasciare le cose come stanno.
Lo stesso vice sindaco GianPaolo D’Aiello che ha ritenuto opportuno, il giorno dopo il risultato elettorale, mettere a disposizione del sindaco, la propria delega assessoriale e la vicesindacatura, ha intelligentemente anticipato il Sindaco il quale pur avendo voglia di liberarsi di lui, sa bene che l’accettazione delle dimissioni avrebbero avuto il sapore di una vendetta per il mancato appoggio ma soprattutto gli poneva il grande problema della sostituzione, contemporaneamente a quella del Presidente del Consiglio e le aspettative tra gli uomini di Picierno sono molto forti. Magellano è solo un esempio. Picierno è abbastanza scaltro e sa che in politica le vendette è meglio consumarle fredde, ma molto fredde. E qui l’altro esempio potrebbe essere il consigliere Carmine Corbisiero.
Volevamo annunciare la convocazione del Consiglio Comunale e ci siamo fatti prendere la mano ma non è detto che, conoscendo i personaggi che frequentano l’opposizione consiliare, l’occasione non sia utilizzata anche per fare una riflessione generale a 360 gradi, a parte i punti posti all’ordine del giorno.
Figueras