IL Nazionale , giornale di grande tiratura, pubblicò uno spilorcio
comunicato dopo l’incontro così controverso, soprattutto da parte di
chi vuole fortemente accreditare l’evento in altri luoghi meno ricchi
di Storia e dal passato da fare impallidire una persona di colore,
giallo, nero, rosso, verde blu , non importa. Grosso modo il testo
riportava un disp(i)accio telegrafico da Milbitz a Turr ( due
caporioni garibadini col discutibile grado di generale) , anodino, che
i due protagonisti di queste pagine irte di dubbi , di se, ma, non
saprei si erano incontrati il giorno prima presso Monte Croce. SI è
voluto riconoscere come punto di riferimento il Monte S. Croce che
sovrasta i sinuosi colli sidicini che digradano delicatamente verso
il pescoso Mare Etrusco (Tirreno) E’ logico che due militari di
ventura, ben poco colti e raffinati si esprimessero lapidariamente e
imprecisamente . Intanto riescono benissimo i detrattori
a smantellare quanto raccolto con pazienza e sapienza dal Professor
Boragine nel suo tanto “svilito” volume “l’Incontro di Teano” , fatto
riedire dal Sindaco Toscano in numerose copie che ancora dovrebbero
essere custodite in Municipio. Il Professore raccolse anche numerose
testimonianze orali di persone che assistettero all’evento. In più,
diversi cultori della materia, locali storiografi tra cui si menziona
il Prof. Spaziano, Zarone , Cipriano e una delle nipoti di Garibaldi,
direttamente da Buenos Aires, con vari scritti e in più tempi hanno chiarito “l’imbroglio”. In più,
qualche anno fa si costituì un eccelso comitato di “Saggi” che con
varie scorribande presso archivi, biblioteche, presidenza della
repubblica, depositi colossali di svariati papiromani con somma
precisione diedero il loro alto e specialistico contributo a uno
schiarimento del garbuglio. Gli agguerriti sostenitori del NON
INCONTRO DI TEANO, finiscono poi per avere sempre la meglio sui
Teanesi, per qualche torvo scherzo del destino , bene o male una certa
pubblicità a dire il vero ce l’anno fatta. Non c’è niente, infatti,
di più favorevole del contrario, per accrescere e consolidare quello
che tentano a volte con magistrale abilità di confutare. Proporrei
quindi, a furor di Popolo di sostituire le statue equestri dei due
ormai malmessi e trascurati ( da noi) “eroi” con due nuove di zecca
dei più zelanti ANTINCONTRO DI TEANO in divise di generalissimi della
Legione Straniera : Il dentista di Muccio di Vairano P. e il Professor
Antuono di Cipriani, sostituendo i cavalli con cammelli, dromedari,
struzzi o addirittura due annibalici elefanti. Noi Teanesi siamo
disorientati, e ci sentiamo anche relativamente presi a pedate, le
cose si possono dire in molti modi. Non avversiamo la circolazione
delle idee, ma da qui a minimizzare e a sottostimare ci corre
un’astronave . Ringraziamo, sempre noi Teanesi , l’ingegner Gelsomino
per affermare con profonda convinzione, non certo volatile : “che il
celebrato incontro, per quanto mi riguarda, è certamente avvenuto, ed
altrettanto sicuramente avvenuto a Teano”. Ma, se ci si riflette
bene i Ganimedi del NON INCONTRO A TEANO hanno martirizzato e
santificato L’INCONTRO DI TEANO con estremo vigore e grande
temerarietà fino a regalarci gratis qualche piccolo vantaggio. E di
questo vantaggio sapremo approfittare per arricchire ancora di più, se
possibile, l’aurea di un fascino senza tempo che da sempre circonda
la nostra Teano. A ben pensarci e a giusta ragione è proprio così.
Giulio De Monaco