A coloro che hanno così tanto a cuore le sorti del nostro beneamato paese. Il buon senso si può definire come la capacità di giudicare con equilibrio e ragionevolezza una situazione, comprendendo le necessità pratiche che essa comporta. Ragionando con "buon senso" o meglio con la diligenza del bonus pater familias, credo che nessuno voglia togliere ai giovani di "buon senso" il diritto al buono e sano divertimento. Siamo stati tutti giovani. Di "buon senso". Tuttavia, il "buon senso", quello vero, l’educazione e, non da ultimo, il nostro sistema giuridico e giudiziario, prevedono che il diritto a divertirsi si deve fermare di fronte al sacrosanto nonché costituzionalmente garantito diritto alla salute, alla quiete pubblica ed al quieto vivere delle persone tutte, di buon senso e non. Le attività di divertimento legate alla musica vanno esercitate non solo nel rispetto del "buon senso" e della "buona educazione" ma anche nel rispetto di severe norme di legge e regolamentari, che con "buon senso" non sto qui ad elencare, pena noia mortale, (emanate a tutela di chi, legittimamente vuole godere dei propri diritti sopra menzionati), il cui mancato rispetto e non il "buon senso" di qualcuno (molto più di qualcuno, a dire il vero) comporta multe, contravvenzioni e chiusure di locali assolutamente non a norma rispetto a quanto previsto dalle stesse.
Una persona intelligente e civile non può pretendere di divertirsi calpestando gli altrui diritti, evidenziando una palese mancanza di quel vero "buon senso" di cui è certamente in possesso chi ha promosso e sottoscritto le petizioni e le denunce di cui si parla. Un D.J. degno di questo nome e che abbia un minimo di reale "buon senso" non pensa di svolgere la propria attività in dei "BAR" (che D.J. sarebbe). La sua reale collocazione è o dovrebbe essere in una "DISCOTECA" e a Teano non ci sono "DISCOTECHE". Pensare di legare le sorti economiche di un paese a quelle di un numero di "BAR" e sottolineo "BAR" (che si contano sulle dita di una mano), non discoteche, è semplicemente folle, come è semplicemente folle pensare di far rinascere una comunità incentivando l’uso e l’abuso di alcol da parte di giovani (di "buon senso"), permettendo a pochi soggetti di scarso reale "buon senso" di fare i propri comodi, nell’assoluta mancanza di rispetto delle norme, anche nella latitanza, colpevole o meno, di una amministrazione comunale che rilascia un certo tipo di autorizzazione, senza preoccuparsi poi dell’abuso che delle stesse si fa.
"Una persona di buon senso"