Il cardo mariano, Silybum marianum, appartiene alla famiglia delle Asteracee. E’ una pianta biennale diffusa in tutto il Mediterraneo.
Nel primo anno si forma una rosetta basale di foglie e nel secondo anno uno scapo fiorale alto fino ad oltre 150 cm.
La pianta si presenta glabra e spinosa. Lo scapo è striato. E’ robusto e con ramificazioni erette.
Le foglie sono pennatifide con margine ondulato e sinuato-lobato, lobi triangolari terminanti con robuste spine. La laminaè verde fittamente macchiata di bianco.
Le foglie basali sono picciolate e possono raggiungere i 40 cm di lunghezza mentre quelle dello scapo sono più piccole, sessili e amplessicauli.
I fiori sono ermafroditi con corolla tubulosa di colore rosso-purpureo. Sono riuniti in grandi capolini terminali di forma globosa, rivestiti da robuste brattee. Fioriscono in primavera nel primo anno e da Aprile-Maggio nel secondo.
Le brattee durante la fruttificazione tendono a curvarsi verso il basso. Hanno una base slargata che si prolunga in un lembo patente ricoperto di spine e terminante con una spina apicale.
I frutti sono acheni oblunghi, più stretti alla base e compressi lateralmente, provvisti di un pappo setolo all’apice. Maturano in piena estate e in seguito all’apertura dei capolini vengono disseminati dal vento.
La funzione fisiologica viene epletata dalla Silimarina ,un fitocomplesso di tre sostanze: la silibina, la silidianina e la silicristina.
In campo medico il fitocomplesso viene utilizzato per il trattamento dell’epatite cronica sintomatica e in soggetti inchemioterapia.
In fitoterapia viene utilizzato sotto forma di decotto e/o infuso per l‘astenia, inappetenza, grave meteorismo, dispepsia, subittero e con normalizzazione delle transaminasi.
Le sue proprietà epatoprotettrici lo rendono ideale nei trattamenti disintossicanti sia stagionali che in caso di eccessivo consumo di alcolici.
In cucina viene utilizzato nella preparazione di liquori a base di piante digestive.