I componenti il comitato "Per Carità", che sta impegnandosi per evitare l’installazione nel proprio quartiere di un’antenna per la telefonia mobile, non accettano di essere trattati come tanti bonzi ai quali si può raccontare tutto quello che si vuole. Il sindaco, cioè il capo del governo della città, afferma di non sapere che è stato aperto un cantiere nella propria città e che quel cantiere è oggetto già da due giorni delle proteste degli abitanti. Il comandante dei vigili aveva già inviato il giorno prima due vigili sul cantiere ed invece al sindaco, circondato dai manifestanti (pacifici) afferma di averli inviati lo stesso giorno (circostanza smentita dai manifetanti che presidiano il quartiere).
Con un esposto ai Carabinieri di Teano,(pubblicato di seguito) il Comitato ha chiesto di accertare se sia mai possibile che un Primo cittadino e la sua struttura tecnica comunale non sia in grado di chiarire cosa si sta realizzando sul proprio territorio.
L’Ufficio Tecnico comunale che non sa spiegare al sindaco cosa stia effettivametne accadendo (da informazioni da verificare, sembra invece che sia stata depositata all’UTC, tramite l’ufficio protocollo, una SCIA- Segnalazione Certificata Inizio Attività. Insomma un vero mistero. Nessuno vuole ammettere cosa sta effettivamente accadendo all’interno di quella proprietà nel rione Carità e dove invece in molti hanno potuto osservare lo scavo in corso. Si parla dell’installazione di un’antenna ripetitore della TRE.
Un rappresentante del comitato, uno dei tanti che con enormi sacrifici è riuscito a costruirsi un’abitazione in un quartiere non di lusso, ma tenuto decorosamente dagli abitanti, ci ha confidato:" Indipendentemente da quello che stanno facendo e noi su questo non molleremo di un passo, quello che ci fa rabbia è l’arroganza, la prepotenza che questi signori ostentano nei nostri confronti. Tutto gli è consentito, se ne fregano dei diritti degli altri esistono solo loro e le loro megalomanie. La gente semplice ed umile viene trattata come fossero degli stracci su cui camminare quando e come vogliono".
Il presidio continua e altre Autorità saranno interessate da questa vicenda attraverso l’invio di segnalazioni opportunamente sottoscritte dagli abitanti del quartiere. Auspicio dei manifesanti è che qualcuno ascolti le loro richieste e facciano chiarezza su di una vicenda che sa dell’incredibile.
Severino Cipullo