Si chiama atto di indirizzo politico amministrativo per l’ufficio tributi quello approvato dalla Giunta comunale con la delibera n.238 del 29/12/2015 ed invece a nostro avviso è un vero e proprio bollettino di guerra emesso dall’assessore alle finanze il dottore Eduardo Sacco. In pratica si fotografa, anche senza fare i numeri, la situazione finanziaria dell’Ente comune che a nostro avviso è un disastro assoluto.
Tutte le voci relative all’incasso dei tributi sono in negativo, tutte le operazione per la quantificazione dei vari tributi sono in alto mare e tutte le azione per il recupero dei crediti sono praticamente nulle.
Ci limitiamo solo ad elencare i punti che fanno parte della premessa del documento:
- Gli uffici competenti non sono ancora riusciti a recapitare a tutti i cittadini i mod.F24 per il pagamento della TARI 2015 ed i bollettini relativi all’acconto del servizio idrico dell’anno 2013;
- La grave sofferenza di cassa costringe l’ente a fare continuo ricorso ad anticipazioni di cassa che bloccano di fatto ogni altra possibile azione
- I servizi di raccolta e smaltimento dei rifiuti e l’erogazione dell’acqua superano complessivamente i tre milioni di euro annui;
- La riscossione del servizio idrico è ferma al 2013 motivo per cui è stato chiesto l’acconto agli utenti per l’incompletezza del ruolo e per questo è stata chiesta la collaborazione degli utenti attraverso l’autolettura dei contatori dell’acqua
- C’è una onesta ammissione di assoluto stato di non controllo circa il consumo dell’acqua tra minimi contrattuali ed eccedenze e incapacità ad un corretto monitoraggio dell’approvvigionamento dell’acqua dai pozzi e tramite l’acquisto dalla Società Campania ( praticamente mancherebbero tutti gli elementi che consentirebbero di sviluppare una seria strategia per la riduzione dei costi complessivi ottenibili attraverso una conoscenza delle perdite della rete, degli evasori (allacciamenti abusivi) e quant’altro necessario per affrontare il problema.
In questa situazione di per se già drammatica si aggiunge la constatazione che l’azione per la riscossione coattiva dei tributi è ancora affidata all’ex concessionaria Pubblialifana srl, che l’Ente vanta crediti nei confronti della Regione, dello Stato, di altri comuni e di privati cittadini, che in conseguenza delle gravi difficoltà finanziarie il comune subisce dai propri creditori una serie di decreti ingiuntivi, precetti e richieste di risoluzioni contrattuali . Una delle più urgenti azioni che si intendono intraprendere sarebbe quella di indire una gara per affidare la riscossione coattiva di tutte le entrate dell’Ente.
Seguono altre considerazioni relative ai tempi tecnici necessari per completare alcune delle operazioni avviate per cui entro il corrente anno dovrebbero essere necessariamente concluse: l’autolettura dei contatori dell’acqua, il pagamento della TARI 2015 e acconto acqua 2013, completare la lettura dei contatori per quelli che non fanno l’autolettura, completare la consegna degli F24 e bollette acconto acqua, completare gli accertamenti dell’annualità 2011 pena decadenza.
L’atto di indirizzo dispone che tutto questo venga risolto entro il 2016, secondo le indicazioni e le priorità che vengono indicate e di questo sono investiti il Segretario Generale, il Responsabile del servizio finanziario, al capo Ufficio Tributi, ai Servizi sociali, e la società Pubblialifana. Una situazione da brividi.
Il futuro delle casse comunali, leggendo questo documento, è quasi interamente affidato alla gestione dell’Ufficio Tributi Comunale, ma, se ci troviamo in questa situazione non è perché l’ufficio tributi non è riuscito a portare a termine interamente le proprie funzioni? E allora come si pensa che possa riuscirci ora con tutti questi arretrati ed una sofferenza finanziaria da brividi?
Una simile situazione finanziaria, in una azienda privata, avrebbe già suggerito agli amministratori di portare i libri in tribunale, procedura non prevista ma se le minoranze consiliari non alzano un dito vuol dire che possiamo stare tranquilli.
Antonio Guttoriello