Quotidianamente ho la “cattiva” abitudine di sfogliare le pagine Web delle maggiori testate giornalistiche nazionali e regionali (la Repubblica, il Corsera, il Mattino ect) e chiaramente la pagina de “Il Messaggio” per essere informato su ciò che accade intorno a noi. Ebbene qualche giorno fà sulla Homepage de “La Repubblica” (6 maggio 2010) leggo: “A Teano per un’Unità d’Italia bis – Il 26 ottobre firmiamo un patto".
Un incontro di tre giorni tra movimenti, sindaci e associazioni dell’altraeconomia. Per discutere di federalismo, green economy, pace e Meridione e convergere su un documento che "rivaluti il passato". Per smetterla con le bugie e ricomporre il pezzi del puzzle italiano siglando un accordo di unione tra il Nord e il Sud. Sanare le ferite aperte, dal 1860 ad oggi, tra il Nord e il Sud dell’Italia si può. Il Belpaese è ancora in tempo per salvaguardare la propria unità ma dovrà individuare i punti "critici" e stilare un piano di lavoro frutto di un nuovo patto tra gli italiani, tra i cittadini, le associazioni e i Comuni. Per riunificare l’Italia, un’altra volta.
L’idea arriva dal professor Tonino Perna, economista e sociologo, che per il 26 ottobre 2010 ha organizzato tre giornate "celebrative" dell’Unità d’Italia durante le quali si discuterà di federalismo fiscale, green economy, diritti sociali e Meridione. Sposa l’iniziativa Don Ciotti, arrivano le adesioni di Paul Ginsborg e Marco Revelli. Il dibattito avrà luogo a Teano, la città dove, 150 anni fa, Giuseppe Garibaldi e Vittorio Emanuele II si strinsero la mano legando indissolubilmente il Nord e il Sud del Paese.
Li per lì ho avuto un moto di orgoglio da Teanese vista la portata dell’iniziativa sia sotto l’aspetto culturale che per ciò che può significare per la nostra cittadina una tale evento visto che come cita l’articolo : “…E come allora, il 26 ottobre di quest’anno verrà siglato un nuovo patto che dovrà, questa volta, essere condiviso dalla "base", dal "popolo" e da circa mille sindaci che, dal Nord e dal Sud del Paese, si riverseranno nella cittadina campana per dare l’idea di "un’unità che nasce non dall’incontro di due figure ‘regnanti’ ma dalla volontà delle comunità locali". E ancora segue l’articolo riportando il programma della tre giorni a farsi “…
Il primo giorno: Verità, riconciliazione e memoria condivisa….. Attraverso questi tre concetti, i migliori storici italiani e stranieri, Paul Ginsborg, Marco Revelli e Piero Bevilacqua, per citarne alcuni, ricostruiranno il puzzle della storia d’Italia.
Il secondo giorno: Si aprirà all’insegna dello sviluppo sostenibile. I rappresentanti delle associazioni, delle banche, delle imprese e dell’altraeconomia tenteranno di rispondere ad alcune domande: "E’ ancora possibile stilare una piattaforma di cooperazione Sud-Nord fondata sul principio del commercio equo e solidale e della finanza etica?"…..
Terzo giorno: Si farà festa. E per concludere l’incontro si combineranno, in un unico documento, i contenuti elaborati durante le tre giornate.”
Ho sempre sostenuto che lo storico incontro è per la Città di Teano solo una delle numerose QUALITA’ spendibili che possiede, basti ricordare le innumerevoli emergenze storiche – archeologiche presenti su tutto il territorio sidicino e, la natura stessa che ci circonda tanto ricca quanto variegata. Ma la cosa che mi ha lasciato basito è che di questa manifestazione di livello internazionale la città non è a conoscenza (nulla di nuovo visto che innumerevoli eventi svoltesi nella nostra cittadina ci sono scivolati addosso senza lasciare alcun segno) né l’ Amministrazione ha dato un qualche segnale visto che si accinge a preparare la manifestazione del 150° anniversario dell’Incontro (con la solita rievocazione delle staffetta a cavallo !!)
Ho pensato che noi teanesi siamo come il “cornuto”, che è sempre l’ultimo a sapere che la compagna lo tradisce !!!. Le occasioni per qualificare la nostra città sono state molteplici ma, quasi sempre non le abbiamo mai colte sia noi come cittadini, che i nostri rappresentanti l’amministrazione (TUTTI ).
Caro direttore spero che questo mio piccolo sfogo aiuti a risvegliare in noi tutti la voglia di dire e fare qualcosa per questa città ma soprattutto per noi stessi e per le nostre generazioni future.
Francesco Vetrano